le a quello terrestre, quindi. I crateri dei detriti sembravano
delle cicatrici su un volto già martoriato. Stava albeggiando.
Hirsch strappò tutti dal momentaneo stupore:
- Ecco il velivolo di Hawck! Laggiù! - indicando una massa
nera più densa.
- Hawck, ci ricevi? Sono il Comandante Ellerbloum. Siamo
venuti a portarti a casa -. Non ci fu risposta ma si riuscì a intravedere una strana figura di fianco al relitto della navetta,
che sembrava si stesse muovendo. Le telecamere non erano
completante funzionanti ed era impossibile aumentare lo
zoom.
Il Comandante si rivolse a Hirsch:
- Responsabile Operativo! Si metta al comando di una squadra di 6 incursori in esoscheletro e veda di trovare il pilota.
Faccia il più in fretta possibile. Siamo stati sicuramente avvistati -
Hirsch non rispose nemmeno e si gettò a capofitto verso la
zona adibita al personale da sbarco, fortunatamente meno
danneggiata di altri settori. Mentre si dirigeva, provò a contattare il Sergente Mjolker per vedere se i messaggi neurali
funzionavano ancora. Lo trovò che stava sbraitando verso
alcuni soldati intenti a ormeggiare sugli esoscheletri. Hirsch
indossò il proprio e immediatamente Goofy si sincronizzò
con i biomeccanismi della tuta.
In pochi minuti raggiunsero un tubo di lancio e, come un
Galeone del XVII secolo, l’AURIGA sparò una bordata, non di
palle di piombo ma di soldati ultra tecnologici.
Dagli esoscheletri l’incrociatore sembrava un’enorme barra
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