SB Storie Bizzarre SB N1.0 | Page 84

con la sala macchine per ordinare la ripresa. Ma il Capo Pyotr era morto per un’aneurisma durante le fasi più concitate della discesa e il sostituto stava cercando in tutti i modi di far ripartire le macchine principali, senza successo. Lollordeth ordinò allora di attivare l’ultimo sistema di riserva ancora tenuto in disparte, il sistema di erogazione dell’ossigeno. Due motori su cinque si riallinearono con una potenza di appena il 29% ciascuno, sufficiente però per riprendere un esiguo controllo. Purtroppo non tutti nell’equipaggio avevano un sistema respiratorio alternato, qualcuno svenne o addirittura soffocò, incapace di capire cosa fosse successo. Ellerbloum in persona stava pilotando l’AURIGA, mettendo in atto tutti i propri sforzi per cercare di mantenersi in quota. Qualche telecamera funzionava ancora e stavolta le immagini della superficie arrivavano più nitide che mai. Ma nessuno ora ci badava. Ci si accorse che molti erano morti durante l’integrazione, perché il mancato flusso di energia aveva impedito il funzionamento della strumentazione, tagliando anche l’unica fonte di supporto vitale che un organismo integrato doveva avere. Dappertutto si vedevano corpi orribilmente mutilati da cavi e tubi parietali, trasformatisi in trappole mortali. Ma il peggio era ormai superato. Pur con considerevoli danni strutturali, l’AURIGA aveva superato la zona di schermatura e non stava più precipitando. I detriti staccatisi dalla nave erano precipitati sul Pianeta come frecce infuocate, alcune più grosse di altre, causando delle esplosioni una volta toccato il suolo. Che appariva incredibilmente inospitale. La superficie era un insieme di distese rocciose, con solchi profondi molti metri e lunghi kilometri. Un panorama simi- 84