Nuova Rotta venne tracciata.
- Il piano in estrema sintesi è questo - disse Hirsch raggiunto il Comandante e ragguagliato dei dettagli sull’avvicinamento, - A 5000 kilometri l’AURIGA dovrà spegnere i motori. Dobbiamo sembrare inerti. Un parallelepipedo lungo
15 kilometri e largo 6, pieno di luci, in avvicinamento all’atmosfera convincerà chiunque che non siamo un innocente
asteroide. Meglio, quindi, diminuire il più possibile le probabilità di essere individuati. Secondo i miei calcoli e dello
Staff operativo, arriveremo in questo settore spaziale in un
arco temporale individuato come notte. Avremo circa 2 ore
terrestri per metterci in orbita geo-stazionaria, lanciare un
paio di navette con sensori a lungo raggio, raccogliere i dati e
tornare indietro. Queste sono le aree che speriamo di intersecare con gli scanner. Una volta finito speriamo di saperne
di più. Il tempo di analisi delle informazioni raccolte varierà
a seconda della loro mole, naturalmente, ma in un giorno
dovremo averne processato la maggior parte. Dopodiché, si
potrà pensare ad un piano per la discesa e lo sbarco, con il
successivo insediamento -. Hirsch non aveva avuto bisogno
di nessun appunto mentre esponeva il piano e non aveva mai
smesso di guardare negli occhi Ellerbloum.
- Come sempre lei svolge i compiti con il massimo dello zelo
- disse il Comandante. Hirsch era un fenomeno. Ci sono persone che da sole sarebbero state in grado di cambiare le sorti
delle battaglie, se solo fossero nate in momenti precedenti.
Ellerbloum non aveva dubbi in questo, il suo Responsabile
Operativo avrebbe davvero reso possibile la costruzione di
Roma in un giorno, oltre ad avere l’ambizione che trasudava
dai suoi microcircuiti.
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