oggetto celeste. Certo, erano sufficienti per lanciare sonde intorno a orbite già definite, guidare missili planetari o
i viaggi di turisti sopra la ionosfera, ma i tempi di reazione
necessari nello Spazio profondo dovevano essere minimi e
nessun computer era dotato di tale controllo. Goofy, però,
aveva dotato alcune persone di capacità di calcolo e analisi
mai possedute prima, rendendo di fatto superfluo ogni supporto esterno. Da un punto di vista storico -tecnologico, aveva reso possibile i viaggi nello Spazio.
Il Comandante trovava sempre stimolante il confronto con
i suoi giovani subalterni. Nonostante avesse maturato nel
tempo una certa impazienza e intolleranza, sapeva apprezzare un buon consiglio a prescindere dalla persona o dal grado da cui provenisse e, suo malgrado, doveva ammettere che
quello di Hirsch era molto sensato. Così sensato che le tre ore
concesse per la creazione di una nuova Rotta sembravano
sempre più esigue. Se gli indigeni oltre ad un meccanismo di
mimetizzazione avevano sviluppato un sistema simile ai radar, c’era il forte rischio che l’AURIGA, nonostante la schermatura, potesse essere stata rilevata. In fondo, Locus Solus
era tranquillamente visibile dalla Terra con un telescopio
orbitale tipo Bubble. Bisognava studiarla bene. Un giovane
Ufficiale elaborò una stima delle fluttuazioni elettromagnetiche che l’incrociatore poteva utilizzare per aumentare le
probabilità di non essere scoperto. Le probabilità aumentarono ancora di più una volta presa in considerazione l’idea di
passare dal cono della stella binaria Taxeron I e II (dal nome
del loro scopritore) reggente il sistema solare, di cui Locus
Solus era il quarto pianeta, dopo tre planetoidi completamente deserti. Solo così la copertura sarebbe stata massima.
Una volta c [