Geert volle vederci subito chiaro: l’interazione con i
prigionieri era intollerabile.
Comparve dall’angolo e gettò la sigaretta a terra con
un gesto di stizza.
- At-tenti! - ordinò perentorio.
Il sergente scattò sull’attenti goffamente, rischiando
quasi di cadere. La ragazza cercò di sgusciare via, ma
Geert la fermò afferrandola per un braccio. Tirandole la
giubba, parte del vestito non ancora allacciato a modo le
scivolò sulla spalla, rivelando una garza sterile incollata
tra il bordo inferiore del seno e l’ascella. La garza era
macchiata come se nascondesse una lieve perdita di
sangue.
- Sei ubriaco - disse poi rivolto al sergente.
- Truppführer Hahn, comandi …- il sergente sgranò gli
occhi sulla divisa dell’ufficiale prima di concludere la
frase - … Hauptsturmführer. -
- Mi sembra di aver appena assisto ad una chiara
violazione del codice militare. - Non è come sembra - cercò di giustificarsi Hahn.
- Hai sparato tu poco fa? - lo incalzò Geert, tenendo
sempre stretta la prigioniera.
- È stato Schreiber, Hauptsturmführer - rispose il
sergente barcollando. E dovette sorreggersi allo stipite
per non ruzzolare a terra.
-
- Chi è Schreiber e perché ha esploso un colpo di pistola?
- Come le stavo dicendo, - proseguì Hahn - Schreiber
era molto stanco e non aveva voglia di alzarsi, così ha
sparato alla lampadina. -
59