Geert trattenne un moto d’ira, non tollerava l’indisciplina
quasi quanto non accettasse la negligenza.
- Dovrei deferirvi entrambi al comando. - sibilò con un
lieve disprezzo nella voce - Chi è il tuo superiore? - Standartenführer Fuchs. -
- Non andrò a dormire prima di aver risolto questa
faccenda. - asserì Geert con fermo rammarico - Sveglia
il tuo collega. Sentì il braccio tirare e dovette fare forza per non lasciar
scappare la prigioniera. La gelò con lo sguardo e solo ora
s’avvide che era giovane e decisamente di bell’aspetto.
Ed era anche lei affetta da eterocromia.
- Lasciatemi andare, Hauptsturmführer, - piagnucolò
dibattendosi - io non ho fatto niente. -
- Lavora nel settore Kanada - si giustificò il sergente,
subito prima di portare una mano alla bocca per
trattenere un rutto.
- Perdonatemi, Hauptsturmführer, - riprese la ragazza
calmandosi un poco - è solo che ho visto mia sorella nel
treno arrivato questa sera.
Geert mollò la presa sul braccio e rimase ad ascoltarla
con interesse.
- Ecco vedete, mi chiamo Irina e sono venuta solo per
chiedere al Truppführer … - Taci, sgualdrina! - sbottò Hahn, dandole una spinta
che la scaraventò a terra.
Geert la guardò cadere, poi riportò l’attenzione sul
sergente.
- E immagino che in cambio di un favore sessuale, si
possa mettere una buona parola per farle ricongiungere?
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