SB Storie Bizzarre SB N1.0 | Page 45

ginocchia porta le mani alla faccia, dondolandosi come l’inquilino di un manicomio. Un suono familiare e del tutto inaspettato moltiplica i battiti del suo cuore. Voci! Voci umane! - Tommy, sei in casa? Tutto bene? Siamo noi... - Williamson, Patchwork, Coleman! Benedetta sia la curiosità umana! Benedetto l’impicciarsi degli affari altrui! Ai colleghi non è sfuggito il pallore crescente, gli scatti di nervosismo, le occhiaie profonde; dormire due ore a notte non migliora certo l’umore, e tantomeno l’aspetto. E poi l’episodio chiave: l’anziana signora Perkins, di cui da anni Tom gestisce il conto corrente, cacciata in malo modo dagli uffici, in un improvviso quanto inspiegabile eccesso d’ira. Proprio lui, poi, considerato dai vertici come un impiegato modello, paziente e anche troppo mite. - Qualcosa non va. - Coleman si avvicina al buco della serratura, sbirciando all’interno. - Le luci son o accese e si sente un fracasso d’inferno, ma lui non risponde Patchwork suona con insistenza il campanello, mentre Williamson scruta inutilmente attraverso le finestre sbarrate. Frustrato, batte il palmo della mano sui vetri, chiamando a voce alta. - Tom, ci sei? Forse ha la tv troppo alta. O magari la radio. Patchwork fa una smorfia di disappunto, smettendo di pigiare il tasto e incrociando le braccia, perplesso. - Forse, Jack. Ma non mi convince. - Fanno irruzione nel preciso istante in cui i tecnomostri stanno per prendere il sopravvento, falciando gli ultimi superstiti che cercano riparo tra le pagine ingiallite. La grande storia madre, il ventre cartaceo che li ha partoriti, 45