SB Storie Bizzarre SB N1.0 | Page 14

predatore denotava potenza e controllo ad ogni movimento e il viso anch’esso segnato dalle cicatrici ospitava due occhi gialli inconfondibili. Lo sciacallo era vestito con bracciali di cuoio e pelle che gli coprivano avambraccio e mani fino a mezze dita, mentre le elastiche e robuste gambe erano coperte da pantaloni di pelle di animali rinforzati nei punti mobili,che a loro volta erano infilati dentro degli strani stivali tecnologici che il vecchio non comprendeva. Dalla pesante cintura pendevano varie piccole borse piene di attrezzi e cavi e il fodero della lunga daga. - Solo un Falco poteva piombare dall’alto con tale potenza omicida - ammise il vecchio ansimando. Kraban si avvicinò alla croce e con un gesto della mano fece compiere un arco di luce alla daga recidendo i legacci prima alle caviglie e poi ai polsi dell’uomo che cadde al suolo come un sacco di patate. - Vecchio, non pensare che il mio sia stato un gesto disinteressato. Se tu sapessi quanto mi costa ricaricare quest’arma, non basterebbe il resto della tua misera vita di lavoro in miniera. Il vecchio si issò a sedere, alzò lo sguardo sul Falco mostrando i segni del pestaggio sul viso. - Dammi dell’acqua, maledetto sciacallo, non sei poi diverso da loro. Kraban slaccio l’otre dal cinturone, si inginocchiò e la tese verso il vecchio. Quando questi fece per prenderla la ritrasse - Facciamo un patto, io ti riporto al tuo villaggio sano e salvo e tu mi dirai quello che voglio sapere, considera in que- 14