SB Storie Bizzarre SB N1.0 | Page 13

dosi di corsa. Non poteva attendere. Balzò fuori dal nascondiglio saltando su un cumulo di vetture facendo fuoco con la pistola a impulsi. Il più grosso dei Demoni, coperto da placche di metallo disposte alla rinfusa a creare una grezza armatura, crollò a terra con il cranio disintegrato. Gli altri quattro non stettero a guardare lanciandosi all’attacco con le rozze armi snudate e le bocche schiumanti. Kraban saltò dal tetto dell’auto su cui si trovava e, mentre atterrava sull’asfalto crepato, una testa deforme spiccava da un corpo, recisa grezzamente dalla sua daga. Rapido come un fulmine fece fuoco al secondo che lo fronteggiò, eliminandolo con un fascio di impulsi che gli fece esplodere il bulboso torace. Soltanto i suoi sensi da animale predatore gli fecero abbassare la testa, un istante prima che il terzo demone gliela staccasse dal collo con un colpo di una spada a due mani ricavata da grezze lamiere metalliche. La spada si piantò nel tetto di un autoarticolato rovesciato su un fianco. Kraban rotolò di lato e con un gesto fluido e naturale infilò la daga nel petto del quarto Demone, che caricava con una lancia arrugginita, fino a fargliela uscire dalle spalle. Poi, roteando su se stesso, polverizzò il cranio informe del maledetto che aveva appena liberato la spada, con un colpo di pistola a bruciapelo. Per un po’ solo il silenzio regnò sulla scena di interiora e carne bruciata, durata solo pochi sanguinosi secondi. Il vecchio alzò la testa scarmigliata di capelli bianchi dal petto in tempo per vedere il suo salvatore scoprirsi il volto. Uno della stirpe dei Falchi era dinnanzi a lui. Ne fu sicuro, infatti sul suo torace nudo, a parte le fasce di cuoio della fondina della pistola, riconobbe tra varie cicatrici rossi tatuaggi simbolo del clan degli Alifuoco. Il fisico slanciato da 13