L’esplosione li accecò come un sole violento.
- Dentro! - urlò Creed e, mentre si tuffavano all’interno della
botola, travi di legno della struttura crollarono dove era fino a
pochi istanti prima, trasformando la prigione in una trappola
mortale.
Jack aprì gli occhi. Dovette sforzarsi per capire che nonostante
fossero aperti, il buio totale li circondava. Era in una posizione
scomoda, riverso di lato. Il freddo del pavimento di pietra gli
ghiacciava il corpo, come se assorbisse il suo calore succhiandolo via. Eco lontane gli suggerivano che l’interno era vasto, mentre un odore di muffa gli empiva le narici. In un attimo il sudore
gli si cristallizzò sul corpo mentre qualcosa si muoveva accanto
a lui.
Pregando che non fosse uno di quei morti, iniziò a strisciare
via. Andò ad istinto muovendosi lontano dalla fonte del rumore. Dopo alcuni interminabili minuti sempre nel buio totale, il
rumore tornò a manifestarsi ancora più forte e un gorgogliante
ringhio rischiò di ucciderlo di paura. Tutto durò un istante. Uno
sparo, l’odore della polvere nera, la luce rapida come un lampo
che illuminava il viso sfregiato e gli occhi bianchi di Creed; poi
di nuovo il buio accompagnato da un tonfo secco. Jack continuò
a fremere in un angolo.
- Si rialzerà, Creed, ci ucciderà! La risposta arrivò dalle nere tenebre - Non più ora. Gli ho sfondato il cranio. Sembra li fermi –
- Ma, ma come ne sei sicuro? - balbettò il giovane.
- Mentre le travi della prigione crollavano, ho visto che il colpo
che aveva perforato il cuore del morto a cui avevo sparato, trapassandolo aveva spaccato la testa ad uno di quei dannati dietro.
Sembrava l’avesse steso per sempre, alm ?????????????????((