SB Storie Bizzarre SB N1 | Page 27

naio e Sharazad, appollaiati sul dorso del libro, controllano che tutto proceda secondo i piani. Le creature, con organizzazione e spirito di sacrificio che Tomas non aveva visto neppure alle parate militari della sua nazione, montano con le schegge di legno e i pezzi di corda avanzati, una sorta di carrucola per agevolare la discesa agli animali che non possono utilizzare i rampini. Stesse identiche operazioni vengono svolte ai piani inferiori da altrettanti guerrieri, fate, mostri e spettri che, sotto la guida ora del folle Amleto e del barone di Munchausen, ora di Sigfrido e Vlad Drakul, si danno da fare per accogliere i cugini dall’alto e compiere l’ardua impresa di raggiungere il suolo. Un quarto d’ora e, ai piedi della libreria, prende posto uno dei più stravaganti e variopinti eserciti che l’umanità abbia mai visto. Oltre alle cavalcature e alle bestie da combattimento, diverse macchine d’assedio medievali, catapulte, trabocchi e balestre giganti trovano posto tra un battaglione e l’altro, manovrate da gruppi di veloci goblin, hobbit, humpa-loompa, furetti e lemuri parlanti. Temibili luogotenenti comandano le fila di squadre più o meno numerose, su tutti l’imponente mostro di Frankenstein, sbraitando oscenità volte a galvanizzare lo spirito dei soldati zombie, lenti e difficili da abbattere. Don Quijote è decisamente il più ridicolo: in groppa a Ronzinante e col fido Sancho che gli sonnecchia di fianco, impartisce comandi al vento, lì dove le sue allucinazioni vorrebbero schieramenti di feroci mulini a vento. Trombe d’ottone e tamburi in pelle d’asino scandiscono il ritmo della marcia. L’armata avanza implacabile verso il centro della sala, dove trova origine la sterminata prateria bordeaux del tappeto persiano. - Scarafaggi. Una fottuta invasione di scarafaggi, ecco cos’è. Adesso alzi la cornetta del telefono e chiami la disinfestazione. Questo è ciò che si agita nella mente di Debur, mentre il corpo non riesce a staccarsi dalla statua della dea monca, nè ad aprire 27