SB Storie Bizzarre SB N1 | Page 26

l’origine. Del tutto inutile cercare di comunicare, ci aveva provato diverse volte: lui era enorme, tanto da risultare invisibile agli invasori notturni. Per cui decide di tacere, ritirarsi nell’angolo tra la credenza e la riproduzione in bronzo della Venere di Milo; osservare, impotente come al solito, lo svolgersi della mini-battaglia. Dopo attimi di esitazione, l’esploratore in armatura fa capolino dai pesanti volumi, ispezionando ancora una volta i paraggi, titubante. Via libera stavolta, e il suo richiamo può finalmente echeggiare tra I fratelli Karamazov e Re Lear, e giù nelle scansie inferiori, fino ai romanzi per bambini e ai manuali di giardinaggio. È un attimo, poi l’intera struttura trema, colpita da microscopiche scosse sismiche. La libreria si anima impercettibilmente, come un formicaio calpestato, e i ripiani iniziano a brulicare di vita. Prima ad uscire allo scoperto, la banda di Sherwood: folletti in calzamaglia verde, con cappucci e bende che lasciano scoperti il viso all’altezza degli occhi, trascinano lunghi rampini che pesano almeno quanto una diecina di loro. Prendono a fissarli al “pavimento” con movimenti rapidi e studiati, correndo da un angolo all’altro del mobile, gridando ordini con le loro vocine invisibili. L’intera compagnia dell’anello ora è schierata alle spalle dei ladri gentiluomini. Gandalf e Sauron dividono l’esercito in schieramenti compatti, mantenendo ordine e ferrea disciplina in mezzo a quell’accozzaglia di fanti e arcieri, umani, elfi e orchetti che per un attimo dimenticano le antiche ostilità, in vista di un nemico ben più oscuro e potente. Ecco la tigre della Malesia, con baffi neri e occhi che sembrano pozze di catrame, c omandare un centinaio di soldati inglesi, altrettanti indiani, più svariate legioni di scimmie, pantere ed elefanti. I vichinghi di Enrico il Rosso, con ingombranti asce bipenne, abbattono pezzi di libreria, accatastandoli in un mucchio davanti alla copertina delle Mille e una Notte. Simbad il mari26