gesto violento, mostrò la mano allo gnomo e con occhi spalancati continuò, - Ti sembra la mano di un contadino questa? Lo gnomo rimase per un attimo intimorito, poi disse:
- Oh, no,no, hai una mano forte... da combattente - Esatto. - rispose il giovane, visibilmente ubriaco - Questa è una
mano fatta per impugnare una spada, non una zappa ma una
spada! Trascorsero la giornata in maniera piacevole, il folto manto boschivo della Foresta d’Avorio li riparava dal sole. I ronzini dello
gnomo procedevano al trotto mentre il giovane pattugliava la
strada su un destriero, allontanandosi di tanto in tanto in avanscoperta o in retroguardia, dandosi un tono militaresco.
Al tramonto il carro aveva quasi raggiunto la Terra dei Cavalli,
tra un po’ il paesaggio sarebbe cambiato, gli zoccoli degli animali
avrebbero calpestato la roccia e la notte sarebbe stata illuminata
dalle stelle, ma nessuna luce sarebbe riuscita a salvaguardarli dal
buio in agguato.
I ronzini avevano rallentato l’andatura e lo gnomo sbadigliava
visibilmente, ma il giovane guerriero si ostinava a rimanere sveglio e vigile, celando la stanchezza.
- Ehi, giovane, che ne dici di una sosta... possiamo accamparci
qui, ti pare? - propose il mercante.
- Sarebbe meglio arrivare alla fine di questa strada, alla Terra dei
Cavalli, dove avrò modo di vedere che nessuno si avvicini furtivamente. La foresta offre molti modi per nascondersi. Lo gnomo, a malincuore, fece un segno accondiscendente col
capo, poi continuò la marcia.
- Ma manca mol… - voltandosi vide di fianco al carro il giovane sul suo destriero, con la testa china e il sangue che scorreva
lentamente sotto la mezza armatura, da una ferita alla base del
collo. Alla vista del sangue il destriero si imbizzarrì, impennan21