tesse suggerirgli una risposta del genere, poteva solo averla formulata da sé ed era la prova che Gerico era vivo e senziente,
Gerico era la prima macchina vivente della storia dell’umanità,
e l’aveva costruita lui.
Hal avrebbe voluto continuare a parlare con la sua creatura, avrebbe voluto conoscerla, ma Powell non era un sentimentale, perciò
impose con il solo sguardo a Hal di attivare le funzioni belliche
di Gerico. Del resto non c’era tempo da perdere, la guerra stava
andando sempre peggio, ogni giorno i confini degli Stati Uniti subivano attacchi sempre più difficili da respingere. La Cina,
che aveva un apparato produttivo molto più sviluppato, aveva
schierato in campo un nuovo milione di droni automatizzati,
copie del modello inventato anni prima dallo stesso Hal. Adesso quel milione di automi era in formazione di battaglia pronto
alla nuova invasione da sud. Era sicuramente la provvidenza che
aveva fatto in modo che Gerico si svegliasse proprio in tempo
per la festa. Che gioia per Powell ascoltare Hal che impostava
i parametri per attivare le funzioni belliche. Avrebbero fatto le
prime prove proprio con l’esercito di droni schierati sul confine
messicano. Gerico rispose sempre positivamente e il protocollo
di attivazione era stato terminato senza alcun intoppo. L’essere
aveva riconosciuto tutte le sue funzioni, tutte le connessioni disponibili. Era pronto.
Powell attivò il trasmettitore diretto per parlare con il Presidente. Il video s’accese, il presidente accolse con gioia incontenibile
la notizia che Gerico era diventato realtà e autorizzò Powell a
dare inizio alle prime operazioni belliche. Powell estrasse dalla
sua borsa una busta nera, che conteneva i piani militari segreti
dello stato maggiore americano. La aprì, lesse il contenuto e diede gli ordini ad Hal.
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