dei lunghi cavi elettrici pendere oltre il bordo capì quello che
doveva fare. Saltò mentre alcuni fasci di energia provenienti dalle sue spalle distruggevano il metallo della rampa dove sitrovava
un secondo prima, afferrò al volo i cavi e tranciò una delle due
parti attaccate alla rampa con una raffica del fucile.
- Ora! - urlò nello schermo da polso.
Attaccato ai cavi ora distesi iniziò a scendere ad una incredibile
velocità e solo grazie ai suoi guanti non distrusse i palmi delle
sue mani. Con la grazia tipica della sua razza atterrò al centro
del villaggio seminando morte con il fucile che non aveva mai
smesso di sparare, mentre alle sue spalle il suo meccanico esercito silenzioso appariva inondando la piazza di morte. Le creature
urlavano e morivano in un tripudio di inumana violenzasotto
le raffiche precise dei droidi.Kraban, nel cuore della battaglia,
menava fendenti con la daga nella destra mentre sparava con la
sinistra, ma per quanti morivano altri ne arrivavano e lui sapeva
bene che non ce l’avrebbe fatta, il tempo stringeva e anche i robot
cominciavano a cedere sotto il numero delle bestie. Improvvisamente però il suolo sotto l’altare croce esplose, facendo rotolare
la donna al suolo. Questa, ripresi i sensi, urlò di una paura primeva mentre osservava l’insetto umanoide sorgere dal terreno.
Bastò un attimo e il suo cervello rischiò la follia, oscillando su
baratri che l’uomo aveva dimenticato da innumerevoli ere; poi
la polvere alzata dalla frana inghiottì il re alieno che, dato il rumore che proveniva dalla nube, cominciò un oscuro banchetto
a spese degli scimmioni. Kraban ringhiò, e mentre parava una
lancia con la daga sfondando lo scimmione che la impugnava
con una raffica di fucile ravvicinata, colse l’occasione e corse via
tra urla disumane, robot distrutti e il vento ormai ciclopico, raccogliendo la donna nuda. Questa lo guardò con lo sguardo di
chi ormai ha visto l’ inferno in terra.
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