SB Storie Bizzarre SB N0 | Page 19

fondo semplicemente non c’era, facendo penetrare l’ immensa oscurità dell’ orizzonte. - Qui noi torniamo alla vita, lasciando indietro ogni idea di grandezza. Qui il creatore ci ricorda chi siamo, la nostra caducità. Qui nostro Signore ricorda quanto siamo inutili, al di fuori della sua legge. Qui osserviamo il vuoto che attende, come fiera famelica, lontano dalla Sua guida. Il grasso sacerdote ripeteva la preghiera senza convinzione, tradendo il fatto che quelle frasi fossero ripetute fino alla nausea nei suoi sermoni quotidiani. I fedeli sembravano estasiati, accompagnavano le parole con vistosi cenni del capo. Ma forse anche loro seguivano il rituale senza troppo interesse, quasi fosse una pratica comune, come bere o lavarsi. Alle spalle del prete, che continuava a snocciolare brani sacri come se leggesse una lista della spesa, c’era l’ altare dell’ Hum, che chiamavano Nazre. Dove il pavimento e dunque la vita come la conoscevamo aveva fine, trovava posto un’ enorme blocco di marmo ( di ciò che io, a prima vista, identificai come marmo). Un trampolino di lancio sul nulla. E in effetti, stando a quanto diceva il culto, la pietra era stata messa lì dall’ Onnipotente in persona, padre di tutti loro, per ricordare ai suoi figli che la felicità doveva essere ricercata unicamente all’ interno di quel mondo, e mai al di fuori di esso. Diventando adulto, l’ essere in potenza realizzava quanto fossero inutili e dannose cose come l’ immaginazione, il sogno, il desiderio, i viaggi della mente: unico interesse e ragione di vita era il qui e l’ oggi, doveva dunque nascere ed evolversi solo sul piano concreto della realtà. L’ intento di mio padre era quello di consegnarmi alle grinfie dei maestri del tempio: la vita monastica non mi avrebbe fatto che bene, riportandomi con i piedi per terra. E alla fine mi giovò, anzi giovò a tutti noi, ma non nel senso che intendeva lui. Mentre aspettavamo che il grassone terminasse la 19