SB Storie Bizzarre SB N0 | Page 14

più avventata di questa? Bastian si alzò con calma, si piazzò di fronte a Joje e immerse le mani nel contenitore. Le ritrasse quasi subito, ma il diverso era rimasto attaccato alle dita. Strano; troppo strano. La materia appariva densa, ma non sembrava potesse restare in una mano senza scivolare irrimediabilmente verso il suolo. E invece, non un atomo di quella curiosa sostanza si separava dal resto; nel momento in cui una goccia sembrava cadere verso il basso, ecco che tornava a riunirsi al corpo centrale, prendendo a pesci in faccia l’ onnipresente legge di gravità. Biff sbiancò. Iniziò a tremare come un sonaglio, puntando l’ indice contro il giovane Cend. -Madre mia, ragazzi, quella cosa è viva! È là, Dio, guardate! Ho appena visto la forma di un viso e due occhi neri e profondi. Mi hanno fissato! Lo giuro! Qualcuno a quel punto rise. In effetti Biff correva troppo con la fantasia, e nessuno gli dava mai credito. Lo vedevi per ore alla finestra del solaio della sua abitazione a guardare l’ orizzonte, quella patina nera e impenetrabile che si diceva danneggiasse la vista e la mente a chi osservasse di continuo. In quelle occasioni sembrava un mozzo sulla coffa di una nave, quasi si potesse attendere il momento esatto in cui avrebbe gridato: - terra! Lo lasciammo così, impietrito e tremante, ansiosi di sperimentare quel gioco proibito e del tutto nuovo. Fui io il primo a pensare che il diverso potesse essere usato come una sorta di argilla; non so perché, forse fu l’ incoscienza tipica dei ragazzini, ma l’ istinto di provare a plasmarlo secondo la mia volontà fu più forte di me. “Il bianco è assenza di colore”, così avevo sentito a scuola. E quella roba era bianca, nessun dubbio in proposito. La presi, rigirandomela tra le dita, mentre il suo profumo penetrante mi assaliva 14