SB Storie Bizzarre SB N 1.2 | Page 23

come un dio e padrone delle proprie percezioni come mai prima. I quindici giorni passarono con lentezza esasperante, nei quali Maher non smise di chiedersi che tipo di esperienza avesse vissuto, se questa fosse reale o piuttosto un effetto della strana gemma che aveva messo sulla lingua: era forse una potente droga in grado di farlo dormire per 24 ore e di dargli la sensazione di pace e beatitudine che aveva provato? Aveva esperienza con le droghe, ma nessuna di esse gli aveva mai fornito quel tipo di effetto, così perfetto. O forse l’Incubatrice e tutto il resto erano solo circo, uno specchietto per le allodole per un banale teatrino di realtà virtuale e lui si era fatto abbindolare, confuso dall’atmosfera e dall’emozione che era consapevole di provare. Fu con questi sentimenti che raggiunse la capitale quando arrivò il giorno stabilito, dubbioso ma voglioso di ritentare. La procedura fu identica e Maher affrontò con naturalezza il rituale necessario, utilizzando la misteriosa gemma verde. La sensazione di piacere al risveglio fu ancora più nitida e precisa: aveva scelto, stavolta, di essere il protagonista del suo olofilm preferito e si sforzò di pensare a quello durante la fase di soddisfazione successiva alla traslazione; cercava di ricordare l’esperienza artificiale tramite i suoi ricordi della trama, ma quello che riusciva ad ottenere non lo soddisfaceva. La sua mente non richiamava particolari nuovi rispetto a prima della procedura, come avrebbe voluto. Dopo quella volta, Maher riprovò per molte altre. La 23