SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 52

- Addio, signor Creanky. - fu l’ultima cosa che sentì in quel mondo che svaniva alla stessa velocità del casco che scendeva per prepararlo alla guerra digitale. Strinse forte il bullone nella grossa mano. - Addio, mio Imperatore. - furono le prime parole, sussurrate, di re Eddard. Non seppe mai dire perché si ritrovò già incoronato e seduto sul suo scranno, ma poco importava, era di nuovo felice. Decise che il diciotto ottobre sarebbe divenuto giorno di festa. Il più fastoso ed opulento banchetto che si potesse concepire si sarebbe tenuto in onore del “Sovrano del Sole e del Vento”. Molti pensarono che, in preda a follie di megalomania, il Re si riferisse alla sua persona ma, quando alla fine della prima festa in onore di questo Sovrano, egli spiegò che doveva venerare una divinità che gli era apparsa la notte antecedente la sua gloriosa guerra, tutti ne furono felici e si accontentarono. O almeno, così sembrò. Passarono alcuni anni, il regno crebbe e si consolidò, Eddard agì come Ottaviano Augusto, circondandosi di artisti e filosofi. Un giorno, giunse un uomo che era definito il più saggio di tutti i regni, che la sua intelligenza fosse in grado di comprendere 52