SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 46

con la sua TM molto simile alla terra. Ebbene, in questo suo pianeta un popolo, dei certi Giapponesi, gli disse che l’energia negativa del corpo risiedeva nelle gambe e nei piedi e che per scaricarla bisognava stare con quest’ultimi sotto l’acqua fredda che scorre a cascate o piantarli nel terreno. Ricordò di avere dei vasi sul balcone, avrebbe dovuto piantarci qualcosa anni orsono, ma lo dimenticò. Uscì fuori e saltò nel vaso, affondando i piedi. Stette ventisette minuti fermo immobile come un cretino e non servì a nulla anzi, si sentiva ancora peggio: la pianta era divenuta una quercia con rami appesantiti da stormi e stormi di vampiri. Saltò fuori dal vaso, pressappoco nello stesso modo in cui ci era entrato, e decise che avrebbe corso per la città, lasciando il balcone sporco e lurido. Spalancata la porta d’ingresso con forza, ruppe il vetro che c’era al centro, non si curò nemmeno di questo. Voleva solo correre libero come faceva nel suo mondo perfetto, pieno di avventure infinite eternate dai menestrelli. Ora si trovava su quel pianeta da cui tutti fuggivano impauriti. Puzzava quella città, puzzava di muffa. Si grattò il naso per scacciare quell’orrendo tanfo poi sputò con sdegno. Salì sulla piattaforma magnetica fuori l’uscio e dopo poco era già in strada. centottanta piani in pochi attimi. 46