tutto il mondo invidiava alla sua nazione, ma sbagliò e gli
spacco uno dei fragili occhi di vetro.
Un minuto e dodici secondi dopo, di quella donna non
rimaneva che il bastone, il poliziotto meccanico l’aveva
inghiottita spedendola fra mille lame che giravano, che voraci
accolsero il lauto pasto. Creanky non fece nulla, si limitò a
chiudere la finestra.
Stava tornando dal lavoro camminando, come pochi ormai
fanno, e un ragazzo di cui oramai ricordava solo la voce gli
disse: - Sono appena passato sotto il tuo appartamento, si
dice che tua madre sia morta, ne sai qualcosa? Gli rispose di no. E all’epoca, la cosa non lo sconvolse più di
tanto; la gente muore ogni giorno.
Ma ora…
Tutto era mutato.
Si sentiva di nuovo sprofondare nel vuoto, ma stavolta
avrebbe voluto farne parte.
Guardò di nuovo la TM. Una pianta nera crebbe dentro di
lui, ignota tanto quanto il fuoco che scoppiettava prima fra i
polmoni e il cuore.
La memoria gli fece un terzo lancio, molto più vigoroso ed
utile: un suo amico, Jostker Glaint, aveva creato un mondo
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