SB Storie Bizzarre SB N 1.1 | Page 42

Edward Creanky abbassò il ricevitore. Ne aveva uno molto antico, pagato una fortuna, era di almeno seimila anni fa, se non di più. Non capiva perché ma quell’apparecchio lo elettrizzava, il suo cuore girava veloce e i suoi occhi si illuminavano quand’era vicino a quel oggetto preistorico. Ma, anche se tutto ciò era piacevole, nulla l’avrebbe tirato fuori dalla sua angoscia e disperazione per la grave perdita. Camminò verso la sua fredda compagna che l’aveva cullato, si sedette e con la punta dell’indice sfiorò ogni sua parte, dai pistoni che tengono in movimento i muscoli per non farli atrofizzare al piccolo, minuscolo bianco tasto d’avvio. Esitando per un attimo, lo pigiò pieno di speranza; speranza che fu tradita immediatamente. Sei e mezzo. Quattro e sedici altre due ore e Quattordici. Si accorse di essere tremendamente assetato, di avere le labbra brucianti e dolenti, sigillate. Andò ad ingoiare dell’acqua gelida. Ma cos’era? Nettare di un dio della guerra che gli permetteva di brindare con lui dopo un lungo sterminio? Si scoprì a mangiare l’acqua, per quanto assurdo possa sembrare. Non la ricordava così piena di strabilianti sapori. Iniziò a lanciarla per aria come un infante che la scopre per 42