per cambiare le nostre sorti. E poi il giovanotto sembra già un
maschietto arzillo e quando cresce può esserci utile a spalare la
neve quando arriva l’inverno… - Sì, ma… e se qualcuno venisse a rivendicarlo? Non sappiamo
nemmeno chi sono i suoi genitori… - Siamo noi i suoi genitori, mia cara. Siamo noi due. -
2.
Il piccolo Adam crebbe in fretta. Gli inverni continuarono a essere molto rigidi ma Jonathan non ebbe mai problemi a mettere da
parte un’abbondante scorta di pesce durante la stagione estiva.
Adesso, oltretutto, poteva godere dell’aiuto di Adam, che gli faceva da assistente.
Già da quando compì i sette anni Adam accompagnava suo padre al lago (di certo non quand’era ghiacciato, visto che Jonathan
temeva che la storia si ripetesse) e lo aiutava a pescare i pesci
più grossi che ci fossero. Gli passava la canna, agganciava l’esca
all’amo e stordiva i pesci quando, usciti dall’acqua, si dimenavano di qua e di là schizzandoli dappertutto. Adam rideva per gli
spasmodici movimenti dei pesci e Jonathan faceva altrettanto,
ma preferiva portarli a casa morti, altrimenti Dagmar si sarebbe
dispiaciuta lei stessa di ucciderli e sarebbe stata capace addirittura di riportarli in acqua.
Adam raggiunse i dieci anni, era un ragazzino vivace e spiritoso.
Fu progressivamente che Jonathan e Dagmar notarono i segni di
un’inquietante stranezza.
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