SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 51

un nemico formidabile. Ma soprattutto! I romani avevano profanato il boschetto sacro sulla cima della collina, dov`era l`altare che gli stregoni utilizzavano per sacrificare vite in modo che potessero accumulare il potere necessario a mantenere Dvorak e i suoi orchi sotto controllo nel loro mondo. Questo ormai non era più possibile, non avrebbe dovuto sottovalutare l’intelligenza del signore delle profondità, quel mostro ora lo aveva messo alle strette, aveva utilizzato i romani per tentare di liberarsi dai vincoli magici. Doveva stare molto più attento con Dvorak, era un essere infido che non doveva la sua fedeltà a nessuno se non a se stesso e se avesse potuto avrebbe sterminato i germani allo stesso modo dei romani. Dvorak era un`arma estremamente potente ma molto pericolosa, per la prima volta Arminio temette di aver commesso uno sbaglio irreparabile nell`evocare quel mostro. Avevano poco tempo prima che le gemme imbevute del sangue dei prigionieri romani si esaurissero e senza l`altare sacro non era possibile ricaricarle. Si fermò improvvisamente, - Mandred! - chiamò a bassa voce e il gigantesco guerriero con una fulva barba rossa in piedi nell`ombra dientro di lui fece un passo avanti chinando il capo al cospetto del suo principe. - Convoca i capi clan attacchiamo all’imbrunire, sono stufo di aspettare, mettiamo fine al potere di Roma sulle nostre terre, una volta per tutte. Il messaggero senza dire una parola si inchinò e si inoltrò nella boscaglia diretto verso i molti accampamenti delle tribù accorse a combattere gli invasori. 51