Ronin 1 Ronin 1 | Page 35

verso il basso prima che io possa immaginare scuse da balbettare, e quando riapre gli occhi è tornato il solito: disincantato, stanco, ironico, pragmatico e mille altre cose, cui non si sa ancora che connotazione dare, anche se la somma tende senza dubbio al positivo.“ Muoviti dai, dobbiamo andare ad aprire”“ Ma mi sono appena alzata …”“ E’ novembre, sono le sette meno cinque … se tu sei pigra e lenta è solo un problema tuo”, improvvisamente sorride, ed il suo sorriso è geniale ed esaltante, per il mio punto di vista, oggettivamente sarebbe cattivo e crudele … credo …“ E poi scusa, lavoriamo in un pub, se hai sete, ti puoi sempre servire” Il sorriso si spalanca automaticamente anche sul mio viso, mentre afferro la borsa e lo seguo alla macchina, una Chrysler Crossfire Roadster nera che Picchio considera più di un’ amante, e che guida sempre e costantemente senza tenere in alcun conto le condizioni meteorologiche o i limiti di velocità. Una volta, molti anni e molti modelli di automobili addietro, ho provato a fargli notare che non ne aveva il minimo bisogno, che era in grado di spostarsi più o meno alla stessa velocità senza l’ ausilio di alcun mezzo meccanico: mi guardò come se avessi bestemmiato, come se avessi insultato un suo parente … e mi disse, spiazzandomi:“ Ma non è per me … è per l’ auto!” Non ho più avuto il coraggio di tornare sull’ argomento. Picchio è assurdo nella sua fissazione per le auto costose, e questo ancor di più se considerate che è l’ unico vampiro che conosca ad avere seriamente problemi di soldi. Ci impazzisco ogni volta che ci penso, per noi vampiri è facile essere ricchi, abbiamo tutto il tempo del mondo per accumulare denaro, anche a pochi spiccioli per volta, e non abbiamo alcuna spesa costante per il mantenimento … il cibo gratis è una vera‘ svolta’. Anche per quanto riguarda i vestiti possiamo accontentarci di poco per lunghi periodi, non soffrire mai per il troppo freddo, è anche questo un vantaggio, insomma, volenti o nolenti abbiamo modo di mettere da parte parecchio denaro, e non abbiamo vere e proprie necessità da soddisfare con negozi commerciali: è praticamente impossibile non finire con le tasche stracolme, figuriamoci squattrinati … Picchio è l’ eccezione che conferma la regola, a lui piace spendere, e continuerà a sperperare più di quanto abbia per il resto dell’ immortalità; è peggio di un tossico in questo, ragion per cui gli tocca lavorare, e mi ha convinto a fargli da socia. Io non mi curo poi troppo dei soldi, come dicevo prima, anche se avessi soltanto due centesimi elemosinati al giorno, non avendo alcun motivo di spenderli, in capo a due o tre generazioni umane sarei ricca sfondata. Tenete conto che sono in giro da parecchio più tempo … ho smesso di contare gli anni dopo un paio di secoli; e quindi sì, sono più abbiente di quanto mi serva o servirà mai, e quel parassita di Picchio mi si appoggia in tutto e per tutto … vive nell’ abbaino della mia villetta sulla Giustiniana, come un inquilino del piano di sopra, salvo che non mi paga l’ affitto … e gestisce il pub di cui sono proprietaria. Bisogna dargliene atto, questo per me è un ottimo affare. Nonostante non sappia tenersi un misero euro in tasca è un genio nella gestione: quel locale è sempre costantemente stracolmo di gente festante … e lui è infaticabile. Quanto a me: il pub è un buon modo per non annoiarsi, la noia è l’ unico vero rischio che devi temere in una vita immortale. A volte mi chiedo come abbia fatto ad aggirarlo prima di trovare Picchio, che con i suoi assurdi problemi materiali ed i suoi stratagemmi per risolverli pare fatto apposta per un’ esistenza di continui colpi di scena. Noi due giriamo insieme da quando si è risvegliato ma non sono stata io a crearlo, o almeno non credo, era un festino piuttosto nutrito, istintivamente ancora sorrido al ricordo. Sono pigra nello svegliarmi e quindi la sera dopo ero tra gli ultimi ad aggirarmi ancora
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