23
dai commentatori e dai giornalisti.
Osservando attentamente le partite sembrava che la Roma arrivasse agli ultimi 20 minuti scarica, senza fiato e molle sulle gambe. Qualcuno ha accusato i metodi di allenamento troppo teneri di Luis Enrique, con un' ora (a volte scarsa) di seduta giornaliera. Forse gli accusatori avevano ragione o forse no, sta di fatto che per praticare quel tipo di gioco c’è bisogno di corsa, fiato e forma fisica. Altrimenti gli attaccanti non fanno i tagli giusti, i centrocampisti non riescono ad inserirsi e rimanendo tutti a metà strada i difensori centrali vengono facilmente infilati in contropiede dagli avversari. Tanto più se si chiamano Simon Kjaer e Gabriel Heinze e non hanno nella velocità e nell’uno contro uno la loro peculiarità migliore.
Sta di fatto che la Roma del “Proyecto” non è mai decollata definitivamente, forse
forse per colpa dell’allenatore, forse per colpa dei calciatori, o forse perché il calcio italiano non è adatto al Tiki-Taka, chissà. Un altro anno sarebbe bastato a migliorare o no? Questi dubbi rimarranno ma bisogna guardare avanti a quel che sarà.
“La zona esalta il collettivo, calcio è sport di squadra quindi la zona è l’ideale” (Z. Zeman)
Il calcio di Zdenek Zeman ha sempre avuto come obiettivo il divertimento; sia di chi gioca sia di chi guarda. Per gli atleti però prima del divertimento c’è la fatica e l’impegno della preparazione estiva e degli