RomaGiallorossa.it webmagazine Jun. 2012 | Page 14

commessi anche dallo stesso Walter Sabatini nel suo operato, con la scelta di giocatori mediocri, come Josè Angel, e inadatti, ad esempio il danese Simon Kjaer, al gioco che Luis Enrique avrebbe voluto portare a Roma.

Difesa alta e difensori centrali che potessero impostare la manovra, non riuscendo inoltre a sfoltire una rosa che fino a gennaio è stata composta da elementi in cui il tecnico non credeva minimamente come Pizarro e Borriello. Lo sbaglio più grande della società è stato quello di non aver dato un vero obiettivo all’allenatore e alla squadra, cosa che ha portato lo staff e la squadra a giocare più per un ideale che per una meta da raggiungere, ogniqualvolta che la Roma si è avvicinata al terzo posto che avrebbe voluto dire qualificazione ai preliminari di Champions League venivano ripetute sempre le stesse frasi da dirigenti,

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staff e giocatori: “L’importante è fare la nostra proposta di gioco e alla fine vedremo, non è importante vincere questa partita ma far vedere la nostra proposta”, e regolarmente la Roma ha preso imbarcate come a Lecce, occasione in cui era decisivo vincere.

Scelte sbagliate anche a gennaio con una rosa orfana di Burdisso infortunatosi al ginocchio a ottobre e fuori per tutta la stagione, e Osvaldo, su cui l’attacco reggeva, la cui assenza è stata di più di due mesi. Distorsive sono state le ultime partite del 2011(il pari con la Juventus