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di Mario Amoroso
errate fatte da chi operava per loro a Roma, l’amministratore delegato Franco Baldini e il direttore sportivo Walter Sabatini, allo staff tecnico, e ai giocatori che sono scesi in campo.
La dirigenza, partita ad handicap anche a causa della ritardata chiusura della trattativa per comprare la Roma con Unicredit, conclusasi ufficialmente a metà agosto, è stata lenta ad entrare veramente nel mondo Roma, con investimenti che sono stati elargiti solo gli ultimi giorni del calciomercato estivo e nel lasciare vuoto il posto riservato a Baldini che ha
dovuto aspettare Novembre (la fine del suo rapporto con la Nazionale Inglese) per venire a Roma. Sarebbe stato importante poter mettere fin da subito in attesa di Baldini una persona di carisma che potesse affiancare l’allenatore nelle scelte e difenderlo fin da subito, cosa che non è riuscita a Sabatini anche perché non nelle sue corde, società colpevole di aver escluso a priori dal ritiro estivo giocatori come Simplicio che poi si sono resi utili alla causa. Errori grossolani