RIVISTA VETRO Feb/Mar 2024 | Page 49

Figura 3 – Perdite economiche annuali causate da eventi meteorologici estremi negli stati dell ’ Unione Europea ( www . eea . europa . eu ) ma la tendenza sembrerebbe confermare una crescita in numero e impatto di questi eventi . Più di venti Paesi europei sono ormai dotati di un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici . In Italia , al fine di dare attuazione alla Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici ( SNACC ) approvata con decreto direttoriale n . 86 del 16 giugno 2015 dal Ministero dell ’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , è stata avviata l ’ elaborazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici ( PNACC ). Il Piano è attualmente sottoposto a procedimento di VAS ( Valutazione Ambientale Strategica ). L ’ obiettivo principale del PNACC è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l ’ implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici , migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali , sociali ed economici nonché trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche . Il tutto in relazione alle criticità riscontrate e con l ’ integrazione dei criteri di adattamento nelle procedure e negli strumenti di pianificazione esistenti .
Figura 4 – Bilancio 2022 dell ’ Osservatorio CittàClima ( https :// cittaclima . it / documenti )
LA PROGETTUALITÀ DI UN EDIFICIO Per una progettazione consapevole di un edificio ( di qualsiasi tipologia e destinazione d ’ uso ) è pertanto fondamentale una corretta valutazione dell ’ esposizione a uno o più rischi climatici , identificando quelli in grado di influenzare la sua fruibilità da parte dei suoi utenti . L ’ a- nalisi dipende da numerosi parametri , dall ’ ubicazione e dal contesto nelle sue immediate vicinanze , nonché dalle caratteristiche dell ’ area e del microclima . La sensibilità dipende non solo dalle caratteristiche intrinseche di un edificio ( criteri tecnici e misure di rafforzamento della resilienza ) ma anche dalla resilienza delle reti essenziali , dalla capacità di gestione delle crisi e dalla capacità di fare
Figura 5 – Numero di eventi estremi per anno in Italia
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