RIVISTA VETRO ARCHITETTURA | Page 9

TENDENZE ARCHITETTURALI
Progressi tecnologici , avanzamento della ricerca , immaginazione architettonica ed esigenze economiche e sociali stanno spostando ogni giorno di più i limiti di ciò che si può fare con il vetro nell ’ ambiente costruito , ben oltre la sua originaria funzione di semplice elemento di chiusura trasparente . Gli edifici con involucro trasparente non sono una novità recente , ma il passaggio a geometrie di facciata sempre più complesse , libere e fantasiose crea nuove sfide nella realizzazione di componenti che siano validi dal punto di vista estetico , tecnico ed anche economicamente competitivi . Vetri curvati a freddo , vetri interattivi , vetri ultra sottili e resistenti , in precedenza limitati principalmente ad applicazioni specifiche e di ridotte dimensioni , sono ormai disponibili nelle dimensioni utili per il settore edilizio e possono portare allo sviluppo di componenti leggeri e con curvature interessanti per l ’ architettura . Strutture avanzate , in cui il vetro è stato utilizzato anche come elemento portante , hanno iniziato ad essere esplorate più a fondo dall ' inizio degli anni ‘ 90 , affrontando grandi sfide in termini di sicurezza strutturale a causa della natura fragile del vetro . Inoltre , mentre per altri materiali strutturali tali aspetti sono già ampiamente regolamentati nei codici di progettazione armonizzati , per il vetro essi sono ancora in fase di sviluppo . La recente CEN / TS 19100:2021 " Design of glass structures " faciliterà la progettazione e la verifica della sicurezza di strutture in vetro e può essere considerata una svolta fondamentale verso un design sicuro e competitivo . Pertanto , quando il vetro è utilizzato come elemento portante , come nel caso di vetri non intelaiati o travi in vetro si parla di vetro strutturale : il “ vetro strutturale ” non è un particolare tipo di vetro , ma piuttosto un particolare tipo di applicazione . Nell ’ intento di ovviare alla sua tipica fragilità , frequente è il ricorso al vetro multistrato , capace di garantire una resistenza meccanica significativa per le possibilità architettoniche , specie nel caso di facciate strutturali e di elementi portanti di edifici interamente vetrati . Il vetro stratificato è composto da almeno due lastre di vetro con uno strato intermedio ( interlayer ) di un polimero di sintesi , aderente su tutta la superficie delle lastre . Normalmente si ricorre al polivinilbutirrale ( PVB ), elastico e di una trasparenza paragonabile a quella vitrea , ed eventualmente anche a più strati di PVB , in particolare per vetri stratificati di sicurezza . L ’ unione di singole lastre per formare una sezione composta può avvenire tramite incollaggio di vetro a vetro , incollaggio degli strati di vetro a profili metallici di correlazione , o correlazione localizzata degli strati con fissaggio per punti . E ’ possibile migliorare il comportamento fragile del vetro dotando il bordo delle lastre di elementi di materiale con una maggiore resistenza a trazione e duttilità , in grado di assorbire con sicurezza le forze di trazione indotte dalla flessione . In questi sistemi ibridi è importante valutare attentamente le caratteristiche meccaniche dei materiali ( ad esempio il coefficiente di dilatazione termica ) per assicurarne un ’ effettiva collaborazione
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