Esso viene parametrizzato con coefficienti di sicurezza che devono poi essere , a loro volta , adeguati dell ’ effettiva natura del sistema di vincolo . Gli stessi possono in prima battuta apparire ridondanti o peggio ancora penalizzanti rispetto alle prime evidenze sperimentali , ma è fuori dubbio che rispetto ad una prova “ una tantum ”, la cautela del calcolo garantisce implicitamente il livello di sicurezza atteso e preteso .
Il tipo di vincolo che si è scelto di utilizzare influenza in maniera sensibile il grado di sollecitazione locale del vetro e questo è ben rappresentato dalle immagini seguenti . É da tenere presente che i vincoli apparentemente lineari non sempre risultano essere effettivamente tali ( dal punto di vista statico ). L ’ ipotesi di calcolo di una lastra semplicemente incastrata al piede non è rappresentativa della realtà giacché il vetro stratificato necessariamente interagisce con i vincoli appoggiandosi in due regioni ( come evidenziato dalle figure seguenti ) e non si comporta come si comporterebbe una lamiera di acciaio saldata con continuità alla base . Per questo motivo non è possibile dimensionare un parapetto con semplici calcoli , ma servono simulazioni che rendano il “ sistema parapetto ” da dimensionare più aderente alla realtà . A parità di carico agente ( secondo Tab . 3.1 . II NTC2018 ) si può notare che la presenza di attacchi puntuali induce un ’ altissima sollecitazione del vetro ( fig . a ) rispetto all ’ ipotesi di un vincolo effettivamente continuo ( fig . b ) La soluzione con blocchi di serraggio si pone in una condizione di sovra-sollecitazione del vetro intermedia ( fig . c ) alle soluzioni precedenti .
Scelta dei materiali
Il modulo in vetro stratificato di sicurezza ( in Italia non è ammesso l ’ impiego di vetro monolitico ) deve essere dotato di marcatura CE .
Si mette in evidenza che : a ) il vetro di partenza , b ) il vetro trattato termicamente ( indurito o temprato e eventualmente trattato HST ) c ) il vetro finale stratificato
devono obbligatoriamente essere marcati CE , secondo le rispettive norme di prodotto :
- ) UNI EN 572-9 Valutazione della conformità / Norma di prodotto
- ) UNI EN 1863-2 Vetro per edilizia indurito termicamente . Valutazione della conformità / Norma di prodotto .
- ) UNI EN 12150-2 Vetro per edilizia temperato termicamente . Valutazione di conformità / Norma di prodotto .
- ) UNI EN 14179-2 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo calcico temprato termicamente e sottoposto a " heat soak test " - Parte 2 : Valutazione della conformità / Norma di prodotto
- ) UNI EN 14449 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza . Valutazione della conformità / Norma di prodotto .
Per quanto riguarda l ’ intercalare di stratifica per parapetti esso deve essere qualificato e , in caso di accoppiamento di due vetri temprati , è necessario un intercalare appartenente alla famiglia 2 della prEN16613 : 2016 .