RIVISTA VETRO ARCHITETTURA | Page 44

Figura 4 _ Andamento ottimale del momento flettente indotto nella vetrina nell ’ ipotesi di appoggi opportunamente posizionati
Figura 5 _ Andamento degli sforzi indotti nella vetrina in corrispondenza di appoggi opportunamente posizionati
Figura 4 Figura 5
Figura 6
Figura 6 _ Vetro stratificato tagliato e sfrangiature di bordo
1 e prospetto 2 della UNI 7697:2015 ), due sono gli aspetti da valutare ( Figura 2 e 2A ): 1 ) la resistenza ( parametro connesso alla sicurezza ) da valutare allo Stato Limite Ultimo ( SLU );
2 ) la deflessione ( parametro connesso alla performance ) da valutare allo Stato Limite di Esercizio ( SLE ) ( figura 3A e 3B ).
VERIFICHE
Il progetto che deve precedere la realizzazione e l ’ installazione di una vetrina deve essere condotto alla luce di documenti tecnici indicati dalle NTC 2018 , che al capitolo XII elenca i Documenti di Comprovata Affidabilità che possono essere impiegati , nel nostro caso , per la progettazione del vetro portante . Fra questi vengono annoverati : i ) i documenti tecnici pubblicati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche come il DT CNR210:2013 : Istruzioni per la progettazione , l ’ esecuzione ed il controllo di costruzioni con elementi strutturali di vetro ; ii ) le norme tecniche UNI come la UNI 11463:2016 Vetro per edilizia - Determinazione della capacità portante di lastre di vetro piano applicate come elementi aventi funzione di tamponamento - Procedura di calcolo . Si ricorre al DT CNR210 quando i vetri servono a preservare dal rischio di caduta nel vuoto ( Classe di Conseguenza 1 : C . C . 1 ). Si ricorre alla UNI 11463 se ci si trova in classe di conseguenza 0 ( C . C . 0 ). Entrambi i documenti permettono di determinare , con procedimenti simili ma non uguali , il valore di progetto della resistenza del vetro in funzione dei molti parametri fisici che ne determinano il comportamento reale : 1 ) tipo di vincolo ; 2 ) temperatura ; 3 ) tempo di carico ; 4 ) grado di finitura del bordo ; 5 ) misure della lastra ; 6 ) misure dei lati liberi ; 7 ) rischio connesso al luogo di applicazione … La resistenza del vetro e successivamente dello stratificato viene parametrizzata con coefficienti di sicurezza che devono poi essere , a loro volta , adeguati dell ’ effettiva natura del sistema di vincolo . In prima battuta la resistenza del vetro desunta dal calcolo può apparire ridondante o , peggio ancora , penalizzante rispetto alle prime evidenze sperimentali , ma è fuori dubbio che la significatività di una prova “ una tantum ” non ha rilevanza statistica mentre la cautela del calcolo garantisce implicitamente il livello di sicurezza atteso e preteso . Il tipo di vincolo che normalmente viene adottato per sostenere i carichi orizzontali di vetrine e pareti vetrate può essere , nella maggior parte dei casi , ritenuto effettivamente continuo . L ’ appoggio del vetro sul fianco dei serramenti è effettivamente continuo e mediato da opportuna guarnizione . Per sostenere i carichi verticali ( peso proprio ed eventuali carichi permanenti portati ) i punti di scarico sono sempre due per evitare reazioni iperstatiche . Per garantire la stabilità delle vetrine e delle pareti vetrate di fondamentale importanza , soprattutto su vetrate di grandi dimensioni , risultano essere : 1 ) la posizione degli appoggi del vetro ; 2 ) la tipologia degli appoggi del vetro ; 3 ) il grado di finitura superficiale dei bordi in appoggio . La posizione degli appoggi deve essere determinata