RIVISTA DEL VETRO Ottobre 2024 | Page 24

ECONOMIA previsioni a breve-medio termine
e sperare che gli economisti che hanno fatto queste previsioni dispongano di una potentissima e infallibile sfera di cristallo . Perché noi , per la nostra modesta esperienza , sappiamo bene quanto possa essere imprevedibile e mutevole la congiuntura economica , soggetta a “ cigni neri ”, eventi geopolitici , improvvise crisi generate nel sopramondo della finanza ( ricordate il crack Lehman Brothers ?), sicché siamo propensi a prendere queste previsioni con molta circospezione . Quindi , “ wait and see ”, come direbbero oltre oceano . La stessa prudenza si rivela anche in un recente report del CSC ( Centro Studi Confindustria ), che mette in fila una serie di dati , alcuni dei quali hanno talmente spaventato i mercati finanziari da creare lo scorso agosto un minicrollo delle Borse mondiali , poi prontamente recuperato . Primo , l ’ indice dei Direttori degli acquisti di Chicago che a fine luglio scende da 47,3 a 45,3 punti . Secondo , il PMI manifatturiero che il 1 ° agosto scende da 51,6 a 49,6 . Terzo , l ’ indice ISM manifatturiero di agosto in forte calo : da 48,5 di giugno a 46,8 , molto inferiore alle attese che erano addirittura di contenuto recupero , e forte segnale di recessione . Quarto , la variazione dei posti di lavoro nei settori non agricoli ( uno degli indicatori più monitorati sull ’ economia USA ): 114mila unità da 179mila di giugno , molto inferiore alle 176mila attese . Quinto , il tasso di disoccupazione aumentato da 4,1 % a 4,3 %. Nelle successive settimane sono arrivati numeri meno “ neri ”, ma limitatamente al settore servizi : l ’ ISM non manifatturiero cresce da 48,8 di giugno a 51,5 punti e il PMI servizi da 55,3 a 55,7 . Cresce anche l ’ indice di fiducia dei consumatori , da 101,9 a 103,3 punti . Ma il settore manifatturiero non è per nulla in salute : la produzione industriale si è contratta dello 0,6 % e anche gli indicatori congiunturali sull ’ attività di agosto segnalano contrazione . Dunque , il soft landing dell ’ economia USA è appeso soprattutto alla dinamica dei servizi e dei consumi , questi ultimi cresciuti dello 0,5 % nel secondo trimestre , mentre gli investimenti segnano il passo : + 0,13 %. Tirando le somme , la crescita del PIL (+ 0,75 %) è tutt ’ altro che disprezzabile e comunque oltre le aspettative .
MA QUESTA CRESCITA CONTINUERÀ NEL CORSO DELL ’ ANNO ? Qui le opinioni degli analisti sono meno rosee . Quanto ai consumi , le riserve di risparmio dovute al Covid sono quasi esaurite , e si deve contare sulla tenuta dell ’ occupazione e sull ’ aumento dei salari ; inoltre sono aumentate le insolvenze sulle carte di credito e il credito al consumo ; infine , le vendite al dettaglio stanno crescendo più dei salari reali . Basterebbe un rallentamento del mercato del lavoro per deprimere lo slancio dei consumi . Dal lato investimenti , la
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ASSUNZIONI IN FRENATA NUOVE ASSUNZIONI ( DATI IN MIGLIAIA )
Nuove assunzioni Media mobile 3 mesi
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Fonte : FED , St . Louis FED - Creato con Datawrapper
passata e presente debolezza dell ’ attività manifatturiera viene attribuita soprattutto ai tassi elevati , perciò la nuova politica della FED dovrebbe , o meglio potrebbe , creare migliori incentivi per investire . Vedremo nei prossimi mesi se questa analisi è corretta . Ma adesso vediamo come stanno andando le cose nel cortile di casa nostra . In Italia il PIL è sempre in crescita . Di pochi decimali ( dopo lo 0,3 % del primo trimestre uno 0,2 % nel secondo ), comunque meglio che zero . Ma anche da noi , come in quasi tutto il mondo , il manifatturiero continua a soffrire . A luglio la produzione , dopo due mesi in recupero , è diminuita di -0,9 %. Le prospettive sono un po ’ meno deboli , segnala il CSC , ma restano incerte . Peraltro , l ’ indice RTT segnala a luglio un rimbalzo del fatturato industriale , l ’ HCOB PMI in agosto ha quasi raggiunto il livello di stabilità ( 49,4 da 47,4 ), ma la fiducia delle imprese continua a essere in territorio negativo . Le imprese , tuttavia , non hanno smesso completamente di investire , ma hanno ridotto il tasso di crescita : da + 0,4 % nel primo trimestre a + 0,3 % nel secondo . Buona la dinamica di impianti e macchinari (+ 1,1 %), trainati dai mezzi di trasporto (+ 1,7 %). Contraddittorio il settore costruzioni : investimenti in calo per le abitazioni ( -1,1 %), causa fine del Superbonus , ma in aumento (+ 1,8 %) per il non residenziale , sostenuto dai fondi PNRR . Molto bene la discesa dell ’ inflazione . L ’ Italia si conferma il Paese a minore inflazione : + 1,1 %, rispetto a + 2,0 % in Germania , + 2,2 % in Francia , + 2,4 % in Spagna . La media per l ’ Eurozona è + 2,2 % in agosto , molto vicina al target del 2 % della BCE . Meno bene l ’ export , su cui pesa l ’ effetto Germania . Nel 2 ° trimestre l ’ export italiano , in volume , è diminuito ( -1,8 % i beni , -0,3 % i servizi ). Ma , nota il CSC , resta comunque su livelli ben sopra quelli pre-Covid (+ 7,1 % i beni , + 18,4 % i servizi ). Il
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