termine »[ 35 ], sia come « grottesche e sfortunate »[ 36 ]. Ovviamente , le prime vengono utilizzate come paradigmi della « tragedia » e le seconde come paradigmi della « commedia », nei confronti di ciascuna delle quali si esercita la « mimica », che costituisce « una tendenza congenita in tutti gli uomini sin doli ‘ infanzia », ed è atta ad offrire « conoscenza » ai membri del pubblico della rappresentazione drammatica [ 37 ]. Il filosofo Zenone è celebre per aver elaborato una logica , che portata alle sue estreme conseguenze razionali prefigurava una dimensione reale dell ’ impossibile . Uno dei suoi “ paradossi ” meno noti è quello del “ mucchietto ”: prendete una certa quantità di miglio e con la metà di essa fate un mucchietto , poi prendete metà del rimanente e aggiungetelo al mucchietto , poi metà del rimanente e così via . Zenone pone il problema fra logica e assurdo . Il termine assurdo ( dal latino absurdus , composto dalla particella ab ( da ), che indica allontanamento , e una supposta forma volgare sardus , da cui deriva l ’ antico verbo sardare ( parlare saviamente ) vuole significare tutto ciò che è contrario alla logica , contraddittorio o che genera un senso di ridicolo . Nella letteratura l ’ assurdo è stato usato con contrastanti significati : Sartre e Camus ad esempio , nei loro romanzi e opere teatrali hanno trattato dell ’ assurdo implicito nell ’ esistenza dell ’ uomo in forme letterarie classiche , non diverse da quelle utilizzate da altri autori : la loro , e fra questi anche James Joyce e Franz Kafka , è una trattazione logica dall ’ esterno dell ’ assurdo . Il teatro dell ’ assurdo si caratterizza per dialoghi senza senso . Il dialogo sono ridotti al minimo , le vicende sono apparentemente senza senso : in questo modo si scardina ogni convenzione e regola teatrale , si capovolge ogni criterio di verosimiglianza e di realtà .
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Nel maggio del 1950 era andata in scena La cantatrice “ chauve ” ( la Cantatrice calva ), anticommedia in atto unico su una famiglia inglese di nome Smith da dove aveva preso avvio il suo teatro detto dell ’ assurdo , come assurde erano le opere di Beckett , Genet e Adamov grazie alle quali la crisi dell ’ uomo contemporaneo si manifestava attraverso la mancanza di logica , e la logica ( vedi le parole ?) difficoltà / impossibilità di comunicazione . ( Secondo Marco Iacona ). Caratteristica assai singolare di questo teatro era l ’ utilizzo di un dialogo fitto e insistente , creato su situazioni o proposizioni senza senso ( sul giornale : “ c ’ è una cosa che non capisco . Perché nella rubrica dello stato civile è sempre indicata l ’ età dei morti e mai quella dei nati ? È un controsenso ”), reali e irreali insieme , confusionarie , incoerenti e slegate dal contesto nel quale si verificavano . “ Il teatro dell ’ assurdo attacca le consolatorie certezze dell ’ ortodossia religiosa e politica . Il suo scopo è quello di scioccare il pubblico , costringendolo a guardare in faccia la durezza della condizione umana … E ’ una sfida accettare la condizione umana così com ’ è , in tutto
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