RIVISTA CULTURA OLTRE - GENNAIO 2021 - NUMERO 1 RIVISTA CULTURA OLTRE - GENNAIO 2021 - NUMERO 1 | Page 19

E ’ stata formulata una vera e propria teoria dell ’ handicap , secondo la quale sono particolarmente efficaci i segnali che derivano da caratteri intralcianti o controproducenti , ma che solo chi ha le qualità necessarie per compensarli si può permettere .
Si è perfino suggerito che l ’ accumularsi progressivo degli handicap dovuto a questo meccanismo possa aver portato alcune specie all ’ estinzione ( ad esempio , i cervi dalle grandi corna ).
La teoria dell ’ handicap , in verità , è stata poco suffragata da modelli e calcoli basati sulla selezione a livello di “ gene ”. Ma è naturalmente suggestiva , e può costituire un ulteriore esempio dell ’ attenzione che viene attualmente rivolta all ’ evoluzione di caratteri che appaiono deleteri per la salute di chi li produce .
L ’ ipotesi dell ’ handicap esemplifica bene anche l ’ intento degli studiosi di ricondurre ad un ’ analisi puntuale e ragionata aspetti che venivano implicitamente imputati a proprietà fondamentali della vita , non necessitanti quindi di ulteriori spiegazioni ( la filosofia occidentale , qualcuno ha detto , è soprattutto un insieme di glosse a Platone ; ma , a mio modesto avviso , quanto più si superano le concezioni ispirate alle “ idee ” platoniche tanto più facilitati saranno gli avanzamenti , almeno in campo scientifico ).
Il “ gene falco ” e il “ gene colomba ” in competizione .
Per illustrare ulteriormente l ’ atmosfera sviluppatasi nel campo dello studio dell ’ evoluzione del comportamento mi sembra utile parlare ora di un noto modello , detto dei falchi e delle colombe .
L ’ ipotesi teorica in questione prevede che in una qualche popolazione animale gli individui possano comportarsi in modo aggressivo ( possedendo un “ gene falco ”) o remissivo (“ gene colomba ”); la domanda che viene posta riguarda ciò che prevedibilmente accadrebbe all ’ uno e all ’ altro “ gene ” nel corso delle generazioni .
Il “ gene ” falco sembrerebbe destinato a diffondersi , e il “ gene ” colomba a scomparire . Tuttavia , il progressivo aumento della quantità di falchi accrescerebbe anche la probabilità di incontri di un falco con un altro , con conseguenti seri danni per entrambi ed indiretti vantaggi per le docili colombe . Ma poi , con il risultante accrescersi in numero delle colombe , anche il loro vantaggio a sua volta svanirebbe , innescando un movimento in senso opposto . Si creerebbero così oscillazioni fra falchi e colombe intorno ad un definito rapporto numerico , che per quella popolazione costituirebbe il punto di equilibrio .
Si ritiene che processi simili avvengano in ogni caso in cui il vantaggio di un gene è legato alla sua relativa rarità . E ’ questa una condizione abbastanza comune in natura , che contribuisce a mantenere la variabilità , e che può riguardare anche caratteri non comportamentali . Si è spiegato , per esempio , con un meccanismo analogo il rapporto molto vicino a 1:1 fra il numero dei maschi e delle femmine ( sex ratio ) che si riscontra in quasi tutte le specie ; comprese quelle , come i cervi e i leoni , che sono organizzate in harem con un maschio e diverse femmine , o quelle , come spesso gli insetti , in cui un solo maschio sarebbe sufficiente a fecondare un gran numero di femmine . Con un ’ ulteriore confutazione – per inciso – di interventi di ipotizzate e misteriose saggezze della natura .
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