Rivista Cultura Oltre - 8° numero - Agosto 2019 Rivista Cultura Oltre - 8° numero - Agosto 2019 | Page 7
Il cane di terracotta – Andrea Camilleri
Passano gli anni, le estati ora non si dipanano più tra
il sole e le cristalline acque di Porto Cesareo, tra un
tuffo dal pedalò e una corsa in spiaggia verso l’onda
che sta per raggiungere la riva portando la sua fresca
vitalità sulla pelle scura come ebano. Così si arriva
all’estate del ‘99. Stavolta sono sdraiata a Ostia sotto
il solo di mezzogiorno, con gli occhiali e un gran di-
spiacere nel cuore. Come accade nella vita ci sono
momenti in cui è difficile non pensare al dolore
….non veder altro che un buio assordante fino a fe-
rire due volte più del dispiacere sopportato…è la
vita.. è la crescita…semplicemente È.
Un mio amico mi aveva fatto comprare un volumetto
di racconti del Commissario Montalbano e io lo
avevo letto con tanto buon animo, perché persa tra quelle parole non sentivo la morsa
che mi stava facendo rigare il viso di lacrime. Pertanto, avendo trovato sollievo e sa-
pendo che il tempo cura secondo le sue regole di attesa, mi era subito fornita di tre
volumi del medesimo soggetto.
Sdraiata al sole con la brezza salata e le frecce tricolore che facevano un passaggio a
pelo d’acqua per una manifestazione aeronautica che si teneva in quei luoghi, io ero
catapultata in un altro spazio – tempo, fatto sempre di sole e mare ma con profumi e
sapori differenti, con una lingua che simile al leccese avevo subito imparato e non solo,
una melodia di sillabe che come note di uno spartito mi risuonavano e rapivano la mente
in un gioco di detti e parole che sapevano di bellezza.
Verso le tre di pomeriggio tra una risata e una riflessione, dopo aver divorato a bocconi
voraci, oso dire avidi, le pagine condite di ironia e vergate di vicende radicate in una
sorprendente familiare Sicilia, percepisco alle mie spalle la presenza di due ragazzi e
una ragazza che stavano commentando lo spettacolo piroettante dei velivoli che acca-
rezzavano il cielo… ma nell’istante in cui la mia attenzione venne catturata dalla loro
presenza, uno di loro rivolgendosi ai sui vicini di lettino con fare interlocutorio e verace
come solo un romano doc sa fare dice – Ma se po’ sape’ che c… se sta a legge’ questa
qua davanti che so’ tre ore che nun se move de pezza????- (non occorre tradurre o com-
pletare)
Buona lettura!
Mariantonietta Valzano
Riferimenti: Elena,
Elena amore mio – Luciano de Crescenzo
Il cane di terracotta – Andrea Camilleri
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