Rivista Cultura Oltre 7^ e 8^ numero - LUGLIO - AGOSTO 2018 rivista-cultura-oltre LUGLIO AGOSTO 2018 | Page 20

convergere dall’ esterno verso … stavo per dire l’‟ interno”. Ma lasciamo da parte tale termine( che, ammetterete, comporta un bel po’ di problemi), per dire semplicemente che è necessario convertire il proprio sguardo distogliendolo dall’ esterno, dagli altri, dal mondo, e così via, per farlo convergere verso ‟ se stessi”. La cura di sé implica un certo modo di vigilare intorno a quel che si pensa e a quel che accade nel pensiero. Vi è infatti affinità della parola epimeleia con meletē, che significa al contempo esercizio e meditazione;( Vedi Gabriele De Retis“ Un nuovo punto di partenza teorico: la cura di sé”)»
Michel Foucault
Da qui comincia la filosofia foucaultiana per la « Cura in sé » M, Foucault, sostiene che la Cura di sé, è il governo del desiderio, e insieme sono le strategie idonee per guadagnare una piena autonomia, per cercare il divenire, per quel che si può liberi, per istituire giuste e riuscite relazioni con gli altri.
Come scrive Gabriele De Retis: « Foucault si chiede come sia stato possibile che una nozione così importante per il mondo antico sia stata trascurata dalla filosofia quando essa si è apprestata a ricostruire la sua storia. C’ è sicuramente qualcosa nel principio della cura di sé che appare come perturbante. Sicuramente ha giocato il fatto che tutte le formule che ne sono derivate suonano come affermazione eccessiva di sé o sfiducia nella morale collettiva. L’ etica generale del non-egoismo, che le regole debbono guidare l’ azione si fondino su austere pratiche di vita, in antico sicuramente riposava sul principio della cura di sé. La ragione essenziale, tuttavia, dell’ abbandono di questo principio andrà ricercato in quello che Foucault chiama‘ momento cartesiano’, cioè attraverso la riqualificazione del gnōti seauton e la squalificazione dell’ epimeleia heautou. La prima operazione è fortemente affermata nelle Meditazioni, dove il principio di evidenza, da cui parte ogni scelta filosofica, si esprime come forma di coscienza, senza che sia possibile alcun dubbio. Inoltre, collocando il principio di evidenza all’ origine dell’ accesso all’ essere nella forma dell’ indubitabilità dell’ esistenza personale, Cartesio fa del“ conosci te stesso” uno degli accessi fondamentali alla verità. Anche se la distanza è immensa tra il gnōti seauton socratico e il procedimento cartesiano, il principio socratico viene assunto all’ interno del procedimento filosofico anche dopo il XVII secolo. Per questa via, il principio dell’ epimeleia heautou è stato progressivamente svalutato e dimenticato … Il secondo carattere della spiritualità è rappresentato dal fatto che la conversione, la trasformazione del soggetto può avvenire secondo differenti forme, nella forma di un movimento che sottrae il soggetto al suo statuto e alla sua condizione attuale( si tratta del movimento ascensionale dell’ eros), nella forma di un lavoro di sé su di sé( attraverso il lungo sforzo dell’ ascesi).»
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