RIVISTA CULTURA OLTRE - 4° numero - APRILE 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE - 4° numero - APRILE 2019 | Page 11
Choses qui jaillissez du sang ou de la forge,
Nature –, je me perds au flux d’un élément:
Celui qui couve en moi, le même vous soulève,
Formes que coule en vous la sueur ou la sève,
C’est le feu qui me fait votre immortel amant.
Giacomo Conserva ha tradotto il sonetto di Lacan, in italiano.
Cose, che scorra in voi il sudore o la linfa,
forme, che voi nasciate dalla forgia o dal sangue,
il vostro torrente non è più denso del mio sogno.
E se non vi batto di un desiderio incessante
attraverso la vostra acqua, giungo alla riva
dove mi attira il peso del mio démone pensante;
solo urta il suolo duro da cui si eleva l’essere
il male cieco e sordo, il dio privo di pensiero.
Ma appena ogni parola è perita nella mia gola,
cose – che sgorghiate dal sangue o dalla forgia,
natura -, mi perdo nel flusso di un elemento:
Quello che cova in me, lo stesso vi solleva,
forme, che scorra in voi il sudore o la linfa,
è il fuoco che mi rende immortale vostro amante.
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