Rivista CULTURA OLTRE 12^ numero - DICEMBRE 2018 rivista-cultura-oltre 12^ numero -DICEMBRE 2018 | Page 9
Sì, ovviamente. Ogni strumento si rifà a un’epoca storica e ogni strumento è
testimone di quell’epoca, dei
gusti, dei materiali, delle
tecniche costruttive, dei
contesti d’uso, ovviamente ci
sono tanti strumenti legati a
quell’epoca. In particolare
c’è un flauto della Orsi fatto
costruire apposta per un
musicante di una banda
militare milanese a cui era
stata asportata una falange
dell’indice
della
mano
sinistra durante un evento
bellico. Molto curioso è un
bombardino per fanfara
ciclistica che viene utilizzato
a tracolla, ma la peculiarità è quello di avere tutta la meccanica estrusa sulla destra,
in modo che il musicista fosse perfettamente equilibrato tra la mano destra che
usava la meccanica e la mano sinistra che teneva il manubrio della bicicletta.
Passiamo un po’ ad altre culture: ci sono degli strumenti che non prevedono
l’uso del temperamento equabile, pensando alla sala degli strumenti
extraeuropei?
Il temperamento è qualcosa che è recentissimo e in tantissime culture, ancora
oggi, non c’è il rigore del temperamento, ma manco il rigore della modalità. Nella
musica araba per esempio ci sono i microtoni, cioè tra un tono e l’altro si possono
trovare dei salti di 0,2. Quindi non solo il bemolle non è uguale al diesis, ma tra
un tono e l’altro ci sono quattro toni intermedi e non soltanto uno, il mezzo tono.
Il Kanun arabo, specialmente, ha dei ponticelli molto ravvicinati che possono
essere attivati o disattivati velocemente e che suddividono lo spazio tra una nota
e l’altra in cinque microtoni diversi. C’è un fatto molto importante: secondo degli
studiosi tedeschi che hanno tentato di decodificare le prime notazioni musicali,
due notazioni lapidee persiane e una su papiro egiziano, probabilmente la scala
adottata era quella pentatonica. Come gli shakuhachi attuali, che sono i flauti da
meditazione giapponesi. E probabilmente la scala pentatonica è quella più vicina
alla biologia, alla sensibilità primordiale umana; poi dopo il temperamento l’ha
suddivisa in dodici semitoni.
Un’altra sala che mi ha colpito particolarmente è quella degli strumenti del
Novecento. Al giorno d’oggi noi ragazzi (nello specifico) siamo abituati alle
nuove tecnologie e a un tipo di qualità visiva e sonora molto elevata. Ci sono
9