Rivista Cultura Oltre 10° numero - Ottobre 2019 Rrivista Cultura Oltre - 10° numero- Ottobre 2019 | Page 11
hanno avviato modesti esperimenti, dico operazione, intesi a difendere i
loro diritti contro l’ingerenza delle multinazionali e dello stato. La “fuga
dalla politica”, sostiene Ch. Lasch, come viene definirla dall’elite dirigen-
ziale e politica, può invece essere un segno che rivela la crescente riluttanza
delle persone a partecipare al sistema politico nelle vesti di consumatori di
spettacoli prefabbricati. Può non denotare affatto, in altre parole, un rigiro
dalla politica,ma annunciare le fasi iniziali di una rivolta politica generale.
Il narcisismo rappresenta la dimensione psicologica di questa dipendenza.
Malgrado le occasionali illusioni di onnipotenza, il narcisismo attende da
altri la conferma della sua autostima. Non può vivere senza un pubblico di
ammiratori. La sua apparente liberta dai legami familiari e dai vincoli isti-
tuzionali non lo rende più autonomo, o fiero della propria individualità. Al
contrario, essa alimenta l’insicurezza,che può essere superata solo co-
gliendo nelle attenzioni altrui il riflesso del suo “io grandioso”,oppure as-
sociandosi a chi gode di carisma, fama e potere. Per il narcisista il mondo è
uno specchio,mentre per l’individualista primitivo era una terra di nessuno
da modellare secondo la sua volontà. I mass media, col loro culto della ce-
lebrità e il relativo contorno di fascino e richiami sensazionali, hanno fatto
dell’America un paese di fan, di spettatori. Dando corpo e sostanza ai sogni
narcisistici di fama e gloria incoraggiano l’uomo comune a identificarsi con
gli idoli dello spettacolo e a odiare la “massa”, moltiplicando le sue diffi-
coltà ad accettare la banalità dell’esistenza quotidiana.
E, come dice Cornelius Castoriadis,
l’oggetto della politica non è la felicità;
questa è una concezione erronea. È la
concezione che risale al Settecento e
all’Ottocento, ed è stata anche la con-
cezione di Marx. Questa concezione –
continua Cornelius Castoriadis – non è
solo erronea, ma anche catastrofica.
Del resto, in questo senso, quando parlo di politica non intendo la profes-
sione dei singoli uomini politici ma l’azione collettiva, cosciente e medi-
tata, che mira a trasformare le istituzioni per farne delle istituzioni di libertà,
di autonomia. D’altra parte, oggi viviamo il narcisismo dello pseudo – in-
dividualismo, (l’uomo cibernetico del nostro tempo sia l’espressione mas-
sima del suo ego, è una sonora bufala) questa pubblicità e questa ideologia
sono menzognere, perché quel preteso individualismo, quel preteso narci-
sismo di cui ci riempiono le orecchie, è uno pseudo – individualismo. E
Cornelius Castoriadis dice con enfasi: “In che cosa consiste l’individuali-
smo attuale? Nel fatto che tutte le sere, alle otto e mezza, tutte le famiglie
francesi si mettono davanti alla televisione, premono gli stessi bottoni per
ricevere gli stessi programmi televisivi, e ascoltare le stesse stupidaggini.
Insomma, quaranta milioni d’individui, come se obbedissero ad un ordine
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