Rivista Cultura Oltre 10° numero - Ottobre 2019 Rrivista Cultura Oltre - 10° numero- Ottobre 2019 | Page 10
per “designare il comportamento di una persona che tratta il proprio corpo
allo stesso modo in cui è solitamente trattato il corpo di un oggetto ses-
suale”. Gli uomini, secondo C. Lasch, imparano ad abbandonare il mito del
“self-made man” (possiamo dire l’autoconservazione, o miglioramento di
sé severo), ascetico e laborioso, modello di operosità, moderazione e so-
prattutto autodisciplina (vede: Christopher Lasch, La cultura del narcisi-
smo L’individuo in fuga dal sociale in un’età di disillusioni collettive ,
trad.it. Bompiani, Milano, 1988, cfr .pp 67,68,69) per sostituirlo con uno
di massimizzazione degli interessi personali immediati. Christopher Lasch,
ha parlato di demolizione della tradizione, della famiglia, delle comunità
locali. La soddisfazione di piaceri effimeri ed egoistici, l’inseguire una gra-
tificazione ai danni della comunità, era, secondo Lasch, il destino della no-
stra era. Il fallimento politico del liberalismo coincide col suo fallimento
intellettuale: le discipline scientifiche che ha promosso, forti in passato di
una fiducia illuministica nella conoscenza, non forniscono più spiegazioni
soddisfacenti dei fenomeni che si pretende di chiarire. La teoria economica
neoclassica non riesce a spiegare la coesistenza di disoccupazione e infla-
zione; la sociologia non tenta nemmeno di delineare una teoria generale
della società moderna; la psicologia accademica non raccoglie la sfida di
Freud per una analisi in profondi là delta vita quotidiana. Le scienze natu-
rali, dopo aver promesso soluzioni risolutive, ora si affrettano a dichiarare
che la scienza non offre rimedi miracolo si per i problemi sociali. Nell’am-
bio delle scienze umanistiche, lo smarrimento è tale da portare a una gene-
rale ammissione dell’incapacità degli studi umanistici a dare un contributo
all’interpretazione del mondo moderno. I filosofi non spiegano più quale
sia la natura delle cose, ne pretendono di dirci come si debba vivere. La
società sempre più ingovernabile, come ripetutamente lamenta la classe al
governo, senza peraltro riconoscere le sue responsabilità nel determinare
questa situazione; ma questa stessa sfiducia può porre le basi di una nuova
capacità di autogoverno, così da superare il bisogno stesso che dà origine
all’esistenza di una classe dirigente separata. Ciò che gli osservatori politici
interpretano come indifferenza dell’elettorato può rappresentare, al contra-
rio, un salutare scetticismo nei confronti di un sistema politico in cui la
menzogna e la frode sono diventate una prassi abituale ed endemica. La
sfiducia negli esperti può contribuirle a diminuire la dipendenza dagli
esperti che ha paralizzato la capacità di iniziativa personale. La burocrazia
moderna ha indebolito le antiche tradizioni di attività locale, la cui rinascita
ed espansione offrono l’unica speranza che dalle rovine del capitalismo
possa emergere una società tollerabile. Davanti all’inadeguatezza delle so-
luzioni proposte dall’alto, la gente a costretta a inventare soluzioni dal
basso. La crisi di legittimazione delle burocrazie statali, secondo Ch. Lasch,
ha contagiato anche le burocrazie delle grandi imprese – i veri centri di
potere della società contemporanea. Nelle piccole città e negli affollati
quartieri urbani, perfino nelle zone residenziali suburbane, uomini e donne
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