Rivista CULTURA OLTRE 1^ numero - GENNAIO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE GENNAIO 2019 | Page 8

La favola, come il mito, di solito, ha una grande diffusione. Così ci sono miti che meritano l’attenzione e favole che hanno una verità profonda, anche rivoluzionaria a ben vedere. Il termine italiano «favola» deriva dal termine latino ” fabula “, derivante a sua volta dal verbo ” far, faris ” = dire, raccontare. Il termine latino «fabula» indicava in origine una narrazione di fatti inventati. Gli inizi della favola occidentale coincidono con la produzione del greco Esopo, imitato a Roma da Fedro. Siccome la morale non è scissa dalla politica, così la politica non può stare lontano dalle favole, perché la morale è condensata quasi sempre nella favola. Così abbiamo molte favole che descrivono la politica e le prospettive dei cittadini. Ecco la favola di Fedro “Il lupo e l’agnello” Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: “Perché osi intorbidarmi l’acqua?” L’agnello tremando rispose: “Come posso fare questo se l’acqua scorre da te a me?” “E’ vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole”. “Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato”. “Allora” riprese il lupo “fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie”. Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò. Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti, ma descrive anche il rapporto tra oppressori e oppressi. Nel rapporto tra oppressori e oppressi esiste però una grande contraddizione che spesso impedisce ai secondi di realizzare una filosofia liberatrice. Questa contraddizione consiste nel fatto che gli oppressi ospitano in sé l’oppressore, vivono 7