Rivista CULTURA OLTRE 1^ numero - GENNAIO 2019 RIVISTA CULTURA OLTRE GENNAIO 2019 | Page 10
dei fini e dei mezzi adatti a conseguirli. Se una persona che ha barattato tutto, persino
le proprie libertà personali ad esempio la libertà di parola, la libertà politica in cambio
di ricchezze più o meno ingenti, è felice ha raggiunto il suo fine ultimo, pur barattando
le proprie libertà in cambio di ricchezza.
Fedro, favolista latino, nativo della Macedonia intorno al
20/15 a.C
Un’altra favola è “La rana e il bue”, anche questa di
Fedro. Una volta, una rana vide un bue in un prato. Presa
dall’invidia per quell’imponenza prese a gonfiare la sua pelle
rugosa. Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più grande
del bue. Essi risposero di no. Subito riprese a gonfiarsi con
maggiore sforzo e di nuovo chiese chi fosse più grande.
Quelli risposero: “Il bue”. Sdegnata, volendo gonfiarsi
sempre più, scoppiò e morì. Quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi,
finiscono male. Un’ altra ermeneutica della favola parla di ceti sociali. I ceti sociali
sono espressione indicante la posizione occupata da un dato gruppo nel sistema della
stratificazione sociale. La grandissima uniformità sociale, sfortunatamente è la base
della società.
Per questo, è possibile affermare che le favole sono fortemente educative; sono,
infatti, utilizzate in tutto il mondo e rappresentano una delle più antiche forme di
comunicazione. La trama della favola è resa interessante dal fatto che il protagonista
abbia un problema da risolvere e viene aiutato da un personaggio che dà degli aiuti o
degli strumenti. La favola e i miti vogliono raccontare la lotta contro le differenze
quotidiane facendo scoprire all’individuo, attraverso la trattazione di temi, risposte
della vita. Con altre parole possiamo dire che favola diventa una metafora della vita
che cerca soluzioni.
Apostolos Apostolou.
Docente di Filosofia.
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