Il disastro ambientale
Transilvania ( Romania ). Rosia Montana è un paesino sperduto tra i Monti Apuseni , con le case fatte di terra e paglia e le strade solcate da carri trainati dai cavalli . Nel suo sottosuolo si nasconde il più grande giacimento d ’ oro e d ’ argento di Europa , già conosciuto e sfruttato dagli antichi romani , dopo che avevano colonizzato la Dacia . Ora questo villaggio ed i suoi abitanti sono minacciati dall ’ ingordigia e dall ’ arroganza del Governo e delle multinazionali . “ Salvate Rosia Montana ! ” E ’ questo il grido che si alza dagli indignati romeni , sparsi in tutta Europa , che protestano contro il demenziale progetto di una compagnia mineraria canadese intenzionata a riprendere lo sfruttamento della zona con l ’ utilizzo massiccio del cianuro , devastando il paesaggio , deportando gli abitanti e trasformando la regione in un deserto avvelenato . Rosia Montana , come la Val di Susa sconvolta dall ’ Alta Velocità o Belo Monte in Brasile , dove la costruzione di un ’ enorme diga sul fiume Xingu minaccia di genocidio gli indios , sono l ’ emblema della tendenza autodistruttiva del capitalismo : l ’ incessante ricerca del profitto , spalleggiata dall ’ arroganza del potere , è indifferente alle tradizioni , alla bellezza e alla cultura ; non rispetta né gli uomini né la natura ; è un mostro insaziabile che dispensa morte e desolazione . Il disastro ambientale nasce proprio dall ’ insostenibilità del sistema economico che , per comodità di esposizione , chiamiamo capitalista ma che , seppure con diverse sfaccettature , domina ovunque . Tanto nel democratico Occidente come nella Cina “ comunista ”, nel Brasile emergente come nel fanatico mondo islamico … Che il pianeta sia sull ’ orlo del collasso , come ben documenta Yann Arthus Bertrand nel film “ La Terra vista dal cielo ”, è ormai un dato acquisito e certificato . Ad esempio , sul riscaldamento globale non ci sono più dubbi ,
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