Resistenza e Cambiamento. Un Sindacato Umano per difendere la Specie. Resistenza e Cambiamento. | Page 11
Nelle fabbriche e negli uffici, la tanto osannata flessibilità costringe i
vecchi a lavorare sempre più a lungo in cambio di stipendi sempre più
bassi, senza che i giovani abbiano speranza di uscire dalla disoccupazione
o dal precariato.
Nel commercio, la concorrenza sleale degli ipermercati costringe alla
chiusura i piccoli esercizi, mentre la tendenza all’apertura no-stop,
cancellando le festività e sconvolgendo i ritmi di vita ai dipendenti, rende
loro impossibili le relazioni sociali o familiari. Ed al tempo stesso accelera
il processo di alienazione ed omologazione dei consumatori.
Nell’ edilizia, l’inarrestabile escrescenza cementizia rende il paesaggio
sempre più brutto e invivibile, sottraendo spazio alla natura: aumentano i
quartieri residenziali dove i ricchi si barricano assediati dal degrado e dalla
criminalità degli emarginati; si infittiscono gli insediamenti commerciali
che creano il deserto attorno a loro; salgono i grattacieli al solo scopo di
soddisfare la megalomania dei potenti e l’ingordigia delle archistar.
Mentre il territorio diventa sempre più fragile, in balia delle frane e delle
alluvioni. E spariscono i contadini, così che le merci devono essere
trasportate da luoghi sempre più lontani, magari costruendo mostruosi treni
ad Alta velocità!
Per quanto riguarda poi l’aumento dei consumi, premessa e conseguenza
della Crescita, si tratta di un rimedio peggiore del male: come pretendere di
curare un’infezione inoculando dosi massicce dello stesso virus!
Consumare di più significa rimpinzarsi di merci inutili e dannose,
aumentare la produzione di rifiuti, incrementare la (tossico)dipendenza dai
bisogni indotti… ma soprattutto significa accelerare la distruzione delle
risorse naturali ed innalzare il denaro ed il materialismo a valori
fondamentali, a scapito di quelli morali e spirituali. Il che costituisce
propriamente il trionfo e il fallimento dell’ economia.
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