Rendez-vous en France 2018 | Page 10

I G A S T R O N O M I A I A G E N D A I P E R S O N A G G I
L I F E S T Y L E
I G A S T R O N O M I A I A G E N D A I P E R S O N A G G I
Brutta perché è stata in parte distrutta dagli interventi dell’ uomo nel corso della sua storia contemporanea( i bracci della Loira colmati, i bombardamenti …). Intelligente perché è creativa, ha il senso dell’ umorismo e della leggerezza!
L’ arte nello spazio pubblico, l’ arte che esce dai musei e invade le città è un progetto pop e cool esportabile ovunque o un marchio esclusivo di Nantes? Sì, il principio è esportabile ovunque. Tutte le città dovrebbero attuarlo, ma non crea lo stesso risultato ovunque. Quando ho preparato la prima edizione di un Eté au Havre( Un’ estate a Le Havre, 2017), naturalmente ho applicato lo stesso metodo: introdurre gli artisti per reinterpretare la città. Ma l’ approccio è stato diverso. E i progetti artistici del tutto diversi da quelli realizzati a Nantes. Così le due città hanno imposto il proprio modo di essere, la propria forma, le proprie dimensioni. Quando infatti invito un artista a intervenire in una città o su un altro territorio( per esempio per l’ Estuaire Nantes <> Saint-Nazaire), gli chiedo di lavorare in-situ e quindi di interpretare una situazione precisa in un preciso contesto. Quando alcune città vengono a visitare Nantes per studiare il nostro metodo, le dissuado dal fare come noi. Le invito ad adottare forse il nostro spirito ma soprattutto a non fare come noi.
Gli artisti che ha coinvolto nel Viaggio a Nantes( VAN) hanno trasformato la città: possiamo dire che l’ arte urbana può / deve essere pop, sorprendente e divertente? Un modo di ritrovare un nuovo piacere décontracté di vivere in città? Assolutamente, è proprio così! Creare piacere per me è molto importante. Voglio sottolineare che stiamo assistendo alla diffusione di nuove pratiche nella città che ne trasformano la fruizione. La città è sempre più verde, esclude sempre di più le auto, si offre sempre di più a tutti i suoi abitanti. Che nella città vanno a spasso, si rilassano, si divertono. È straordinario, la città diventa un giardino collettivo. Ma soprattutto non deve escludere, ma coinvolgere tutti. E ognuno è responsabile del buon funzionamento dello spazio pubblico.
Il Viaggio a Nantes è un progetto destinato a continuare? Come si rinnova ogni anno? Il VAN continuerà perché dà dei risultati. È stato creato per rafforzare l’ attrattività delle città e penso di poter dire che ci è riuscito. Le cifre lo confermano: + 77 % di pernottamenti estivi dal 2011. Ma oggi bisogna andare oltre, bisogna sempre andare oltre e mai fermarsi. I progetti sono interessanti solo se continuano e si trasformano. È per questo che i miei collaboratori ed io lavoriamo su nuovi rami di cui il Voyage à Nantes sarà il tronco. Il primo raggiunge Saint-Nazaire seguendo la Loira. Si tratta del museo a cielo aperto Estuaire Nantes <> Saint-Nazaire. Il secondo ramo si estende verso i vigneti perché anche il vino di Nantes( e in particolare il Muscadet) è un elemento di attrattività della città. E infine il terzo ramo, la Traversata moderna di un paese antico / Traversée Moderne d’ un vieux pays, si collega a Mont Saint-Michel attraversando la Bretagna passando per Rennes e Saint-Malo. Sarà inaugurato proprio questa primavera 2018. La motivazione è semplice. L’ attrattività di Nantes non è sufficiente perché la destinazione abbia risonanza a livello internazionale su Paesi lontani( Cina, Giappone, Canada). Ci è sembrato quindi giusto unirci a un polo di attrattività internazionale vicino geograficamente e culturalmente a Nantes. Abbiamo scelto Mont Saint-Michel, punto forte di quel grande territorio che si chiama Bretagna.
© Jean-Dominique Billaud- Nautilus- LVAN
Nymphéa di Ange Leccia- Canal Saint-Félix, Nantes, opera perenne Estuaire 2007
E anche se non si tratta della Bretagna dal punto di vista amministrativo( Mont Saint-Michel si trova in Normandia, mentre Nantes fa parte della regione Pays de la Loire) – è una scelta coerente, visto che Nantes, storicamente è la Città dei Duchi di Bretagna, e spesso oggi è indicata come facente parte del Sud della Bretagna( basta vedere il taglio delle guide turistiche) e Mont Saint-Michel viene considerato la porta della Bretagna del Nord. Fra l’ altro in questi territori i paesaggi sono simili e possono riconoscersi. Abbiamo immaginato questo percorso sullo stesso principio del Voyage à Nantes. Ci sono paesaggi, emergenze patrimoniali, monumenti che vogliamo presentare in modo nuovo, più contemporaneo, un po’ insolito. Così per certi luoghi chiediamo ad artisti, designer, architetti di venire a stimolare un paesaggio, un monumento. Si tratta di suscitare la curiosità di turisti nazionali e internazionali proponendo un approccio singolare, per esempio arrivare a Mont Saint-Michel seguendo la costa( vista imperdibile sul paesaggio di terra e d’ acqua della baia), al crepuscolo, quando l’ abbazia è illuminata.
Altri progetti futuri? Proseguire con il Voyage à Nantes, i progetti che ho appena indicato, e crearne altri. Che vuol dire rinnovare, rilanciare continuamente la nostra azione. All’ interno dei grandi assi di intervento abbiamo altri importanti progetti che sono complessi e difficili da portare avanti. Si tratta sempre di progetti sul territorio per i quali dobbiamo convincere chi ci vive. È impossibile intervenire sullo spazio pubblico senza impegnarsi in discussioni su un buon numero di operatori locali. È un lavoro enorme e intenso! Realizzare un’ opera insolita, audace, richiede un grande lavoro di persuasione e negoziazione. Perché la proposta di un artista sarà sempre per definizione un po’“ disturbante”. Ma ormai a Nantes ci sappiamo fare! In tre decenni l’ arte si è democratizzata e la tolleranza verso la cultura è diventata la caratteristica della città.
8 RENDEZ-VOUS EN FRANCE M A G A Z I N E