Rendez-vous en France 2018 | Page 11

D E S T I N A Z I O N I I E V E N T I I A L L O G G I I C O V E R S T O R Y
D E S T I N A Z I O N I I E V E N T I I A L L O G G I I C O V E R S T O R Y
Perché secondo lei la Francia possiede un particolare savoirfaire nella creazione di eventi? Credo perché è in Francia che, per André Malraux( 1959), è stato creato, per la prima volta nel mondo, un Ministero della cultura( più precisamente si trattava di un Ministero di Stato per gli Affari Culturali). La Francia l’ ha creato perché considerava la cultura altrettanto importante degli Affari Sociali, dell ' Economia, della Difesa … in un’ epoca in cui si pensava che la cultura fosse solo marginale nell’ amministrazione di un Paese. Quando Malraux ha aperto le Maisons de la Culture, ne ha pensata una per dipartimento e ha tracciato così un progetto di decentralizzazione. Da quel momento in poi la cultura era possibile anche in provincia e non solo a Parigi! E non restava appannaggio solo dei grandi musei nazionali. È stato un grande passo avanti. Tra l’ altro, Malraux ha voluto le Maisons pluridisciplinari, aperte a tutte le iniziative creative. Più tardi, si sono trasformate e sono state accaparrate dal mondo del teatro per diventare teatri. Ma in partenza erano assai più aperte di oggi. La Francia ha questa storia, quest ' esperienza nella creazione di un tessuto culturale su tutto il territorio. Tutto questo ha favorito l’ emergere di una rete di artisti e l’ accoglienza di artisti stranieri che non trovavano modo di esprimersi nel proprio Paese. Una dinamica che è stata fondamentale e che deve essere mantenuta. La Francia ha acquisito così un savoir-faire nel settore della cultura che fa sì che senza dubbio sappia inventare eventi, popolari e culturali. ■
© Franck Tomps © Philippe Piron- LVAN
La part manquante di Boris Chouvellon- place du Bouffay, Nantes- Voyage à Nantes 2017
Villa Cheminée di Tatzu Nishi- Cordemais, opera del percorso Estuaire
Stellar di Baptiste Debombourg,- place du Bouffay, dans le cadre du Voyage à Nantes 2015
Identikit di Jean Blaise
Nato nel 1951 ad Algeri, Jean Blaise trascorre l’ infanzia nella banlieue parigina, a Ris-Orangis. Studia lettere moderne a Bordeaux e si occupa subito di cultura. Nel 1976, appena laureato, diventa direttore del Centro Culturale di Saint-Médard-en-Jalles, e negli anni seguenti occupa diversi posti di responsabilità, in diverse regioni francesi continentali e d’ Oltremare, come la Guadalupa. Ma è a Nantes che la sua creatività si esprime appieno. Nel 1982, crea la Maison de la Culture de Nantes, due anni dopo è direttore del Centro di Ricerca per lo Sviluppo Culturale di Nantes e fra il 1990 e il 1997 dà vita a grandi eventi, come il Festival Allumés e il Festival Fin de siècle che riaccendono la vita culturale della città. Nel 2000, crea nell’ ex fabbrica di biscotti LU, il Lieu Unique, 8.000 mq votati a tutte le discipline artistiche. Nel 2002 è il direttore artistico di un evento che ha segnato una tappa decisiva in tutta l’ Europa: la 1 a Notte Bianca, a Parigi. Nel 2007 organizza l ' Estuaire Nantes <> Saint-Nazaire,, grande progetto d’ arte contemporanea lungo l’ estuario della Loira, quindi Le Voyage à Nantes, un concetto innovativo, l’ arte che rivoluziona la città, in un percorso fra elementi del patrimonio storico rivalorizzati da installazioni d’ arte contemporanea. Nel 2017 ha curato il progetto Un’ estate a Le Havre per i 500 anni della città. A Nantes Blaise ha chiamato i più grandi artisti- Daniel Buren, Claude Lévêque, Fabrice Hybert, Pierrick Sorin...- designer che hanno creato un nuovo arredo urbano, trasformato negozi in location di opere d’ arte … E- come ci ha raccontato nell’ intervista- il Viaggio continua …
© Franck Tomps- LVAN
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