Realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (ottobre 2013) | Page 32
recare una delle diciture seguenti: “Senza terra”, “Piccoli proprietari”, “Medi proprietari”, “Latifondisti”
si considera l’insieme delle sedie sulle quali sono seduti le ragazze e i ragazzi come se fosse la
totalità della terra brasiliana e si procede secondo le due fasi seguenti:
- Fase 1: in ciascun angolo viene messo un numero di sedie calcolato in relazione alla percentuale
della terra posseduto da quella categoria rispetto al totale. [la fonte dei dati è il penultimo Censo
Agropecuario redatto dall’Instituto Brasileiro Geografia e Estatistica – IBGE. Questi ci dicono che
i senza terra31 possiedono il 2,3%; i piccoli proprietari il 17,7%; i medi proprietari il 34,9% e i
latifondisti il 45,1%].
- Fase 2: in ciascun angolo viene fatto accomodare un numero di ragazzi calcolato in relazione
alla percentuale di popolazione appartenente a quella categoria rispetto al totale di coloro che
possiedono una proprietà rurale. Sempre secondo la fonte di cui sopra i dati erano i seguenti: sem
terra = 49,7%, piccoli proprietari = 39,6%; medi proprietari = 9,7%; latifondisti = 1%.
Questo gioco e le relative riflessioni che ne seguiranno potranno essere completati da alcune
riflessioni più generali sulla struttura della disuguaglianza brasiliana.
Il Brasile, fra i grandi paesi, è quello che presenta la più grande ineguaglianza interna in termini
di reddito (misurata attraverso l’indice di Gini32) e la causa profonda di quest’ineguaglianza (che
assume l’aspetto concreto delle favelas appoggiate ai palazzi lussuosi) è senza dubbio l’enorme
ingiustizia nella distribuzione della terra .
Nella realtà quotidiana questi dati significano che alcune decine di persone (fra cui alcune
multinazionali) possiedono estensioni di terreno che superano la grandezza di una provincia italiana.
Spesso questi possedimenti vengono utilizzati poco e male, diversi proprietari preferiscono continuare
ad occuparsi della loro professione che nulla a che fare con l’agricoltura, tenendo i latifondi inutilizzati
come bene rifugio (in caso di bisogno di liquidità, ad esempio) oppure come oggetto di ostentazione
della propria ricchezza e del proprio potere. L’Istituto nazionale colonizzazione e riforma agraria
del Brasile (INCRA) dice che circa la metà dei fondi agricoli classificati come “grandi proprietà”
risulta improduttivo (sono pertanto improduttivi circa 130 milioni di ettari, pari a quattro volte l’intera
superficie dell’Italia)
Ma questi dati significano an