Realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (ottobre 2013) | Page 12
2 – SERVE PROPORRE UN CURRICULUM NAZIONALE SUGLI OBIETTIVI DI
SVILUPPO DEL MILLENNIO IN ITALIA?
Nel linguaggio quotidiano, ed anche nelle divulgazioni giornalistiche, termini come Programmi,
Indicazioni e Curricola si presentano come equivalenti. In Italia si tratta, invece, di tre strumenti che
hanno una loro autonomia, ed è utile avere presente il loro corretto significato.
Dopo l’approvazione della legge che riconosce l’autonomia delle istituzioni scolastiche (legge n.
59/97) nel nostro Paese non sono più in vigore i Programmi nazionali, che sono stati sostituiti da un
lato dalle Indicazioni e dall’altro dal Piano dell’Offerta Formativa e dal curricolo didattico.
Le caratteristiche di un Programma nazionale sono note: si tratta di un testo in parte prescrittivo e
in parte orientativo, che ha lo scopo di garantire un buon grado di uniformità rispetto ad una realtà
nazionale inevitabilmente variegata; è un documento autorevole, che richiede una elaborazione
complessa e che è destinato a durare nel tempo. I Programmi nazionali esigono di essere applicati
nei diversi contesti in cui operano i docenti, e questo comporta inevitabilmente una qualche estraneità
rispetto alle diverse realtà culturali e sociali.
Per questa ragione in passato i Programmi sono stati spesso oggetto di critica, visti come strumento
di omologazione culturale e di mortificazione della progettualità dei docenti. Bisogna però riconoscere
che, almeno nella nostra tradizione, da tempo i Programmi nazionali avevano di molto ridotto il tasso
di prescrittività per lasciare sempre più spazio alle scelte dei docenti.
Il processo di depotenziamento della funzione uniformizzante dei Programmi nazionali prende avvio,
nel nostro Paese, agli inizi degli anni ’70, quando si diffondono con fortuna le teorie curricolari, che
poggiano su quattro cardini fondamentali: la realtà, la razionalità, la socialità e la trasparenza.
Il riferimento alla realtà è un elemento essenziale del curricolo, che viene ad essere una sorta
di vestito su misura della scuola considerata nel suo radicamento territoriale; la definizione del
curricolo è il risultato della competenza nella identificazione di obiettivi precisi (che traducono in
termini concreti le finalità educative alle quali ci si ispira), dell’efficacia nel raggiungere tali obiettivi
e dell’efficienza nel predisporre risorse e nell’impiegare modalità operative per raggiungerli, ed in
queste operazioni consiste la razionalità del curricolo; il curricolo è, inoltre, un prodotto sociale, frutto
della capacità di negoziazione interna alla scuola, tra le diverse componenti presenti, ed anche
esterna, nella fitta rete di relazioni che lega la scuola agli altri soggetti, istituzionali e non, presenti
nel territorio; infine, la logica del curricolo impone che quanto viene predisposto sia comprensibile,
comunicato socialmente, e verificabile. La trasparenza è la condizione della possibilità continua di
ridefinizione e di miglioramento.
Autonomia della scuola e Indicazioni nazionali
Con la normativa sull’autonomia avviene il definitivo superamento dei Programmi nazionali. Il
Regolamento sull’autonomia, proposto attraverso il DPR n. 275/99, introduce un nuovo riferimento
per la programmazione delle scuole, il Piano dell’Offerta Formativa, che viene elaborato dalla
comunità professionale tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche della loro specifica realtà
locale. Attraverso il Piano dell’Offerta Formativa ogni scuola propone un proprio curricolo
didattico, il che introduce nella nostra realtà scolastica una notevole varietà di proposte. Poiché,
però, si vuole garantire il carattere nazionale del sistema di istruzione, è necessario introdurre
al loro posto uno strumento centrale, certamente più leggero ed essenziale dei Programmi, ma
sufficientemente capace di assicurare l’unitarietà sull’intero territorio. A questa esigenza rispondono
le Indicazioni, che non possono che essere indicazioni per il curricolo.
Del resto, come si è visto, la natura del curricolo è di essere strumento fortemente localizzato,
attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica la realtà sociale e culturale nella
quale la scuola opera. Il curricolo è una sorta di vestito su misura della scuola, elaborare un
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