Flaiano) sta facendo incetta di premi (non ultimo lo Speciale UBU): come
giudica questa esperienza? E. A.: «Onore a chi ha scelto di impegnare un periodo
della propria vita in questo modo – per inciso, per ragioni professionali che mi portano
sempre in giro, io sono satellitare rispetto a questa esperienza. La reazione che c’è stata è
il sintomo di una situazione di malessere che non vuole essere metabolizzato. A chi li
critica dicendo che fanno un discorso più politico che artistico, rispondo: anche fosse una
semplice trasformazione del Teatro Valle in un bar “teatrale” dove fare “esperienza”
(assistere a spettacoli gratuitamente, conoscere chi fa questo mestiere), sarà sempre
meglio che andare al bingo! Certo, poi dipende dalla prospettiva… Quello che sta
succedendo è un tentativo forse goffo, forse non centratissimo e criticabile, ma è
comunque un tentativo di promuovere la cultura sul territorio. Non è poi quello che
dovrebbero fare tutti gli stabili?»
Progetti per il futuro?
E. A.: «In autunno , un film con la regia di Vittorio Moroni insieme a Beppe Fiorello, poi
porterò avanti due progetti per il teatro, Antigone e Il Bosco (quest’ultimo già in scena al
Teatro Argot ndr)». (DANIELE RIZZO)